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Esportazioni rubinetteria-valvolame in calo

Novara - Nel terzo trimestre del 2024 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in flessione del - 1,9%, quelle italiane del -2,3%. Considerando l’intero periodo gennaio-settembre 2024 le prime sono calate del -3,1%, le seconde del -1,8%, a conferma del periodo non molto brillante che il settore sta attraversando nel suo complesso (si ricorda che la voce ‘macchine di impiego generale’ comprende al suo interno anche prodotti diversi dalla rubinetteria-valvolame, che a livello provinciale sono presenti solo marginalmente). La flessione registrata sul piano provinciale nei primi nove mesi del 2024 è spiegata dalla contrazione dell’export verso otto dei dieci maggiori mercati di destinazione della rubinetteria-valvolame novarese, come già osservato anche per il primo semestre dell’anno; nello specifico: Paesi Bassi (-15,5%), Francia (-15,3%), Svizzera (-10,7%), Russia (-7,9%), Germania (-4,6%), Belgio (-4,2%), Regno Unito (-1,1%), Spagna (-0,2%). Si rileva, tuttavia, che nel terzo trimestre hanno registrato una dinamica positiva le esportazioni verso Germania, Regno Unito, Belgio, Spagna e Russia.

Con riferimento all’intero periodo considerato, si confermano invece in lieve crescita le esportazioni di rubinetteria-valvolame dirette negli Stati Uniti (+4,4%) e in Grecia (+1,6%). I tre principali mercati di sbocco, verso cui si dirige il 36,8% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame, sono Germania, Francia e Stati Uniti. Seguono, confermando la classifica del primo semestre, il Regno Unito, il Belgio, la Grecia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Russia e la Svizzera. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 26,0% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 62,9%.

Nel terzo trimestre del 2024 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono cresciute del +27,3%, mentre quelle nazionali sono risultate in flessione del -1,9%. Nel complesso, i primi nove mesi dell’anno si chiudono con una crescita dell’export del +27,9% a livello provinciale e un calo del -2,3% a livello nazionale. Quanto ai principali mercati di sbocco, nei primi nove mesi del 2024 si registrano delle forti crescite verso tutti i principali Paesi di destinazione, con la sola eccezione della Tunisia e in continuità con quanto rilevato nell’Osservatorio precedente, relativo al primo semestre del 2024.

I tassi di crescita sono tutti a due cifre e nello specifico: Austria +49,4%; Spagna +46,7%; Francia +40,5%; Paesi Bassi +38,6%; Giappone +36,7%; Polonia +32,9%; Germania +27,3%; Stati Uniti +22,8%; Corea del Sud +19,4%. Le esportazioni verso la Tunisia flettono invece del -18,2%. I principali mercati di sbocco si confermano Francia, Germania e Spagna: verso questi tre Paesi si dirige il 51,1% dell’export novarese di tessile-abbigliamento. Seguono nella classifica, per valore di export, gli Stati Uniti e il Giappone che migliorano entrambi di una posizione salendo rispettivamente al quarto e quinto posto; i Paesi Bassi invece ne perdono due, e si ritrovano sesti; Polonia, Tunisia, Austria e Corea del Sud confermano rispettivamente il settimo, l’ottavo, il nono e il decimo posto che occupavano nel primo semestre. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 25,9% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 77,0%.