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Export novarese in aumento dell’1,4% nel terzo trimestre 2015

I dati dell’“Osservatorio export” di Fondazione Edison e Ain

Novara - Nel terzo trimestre del 2015 le esportazioni della provincia di Novara sono aumentate dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2014, a fronte del +3,2% registrato a livello nazionale. I dati, elaborati dall’“Osservatorio sull’export” attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali di Novara, segnalano un rallentamento rispetto al secondo trimestre 2015, che aveva visto crescere del 6,1% l’export novarese e del 6,7% quello nazionale. Il dato complessivo dei primi nove mesi del 2015 riporta una crescita del 2,4%, contro il +4,2% della media italiana. Considerando le sole esportazioni manifatturiere nel periodo gennaio-settembre 2015 le vendite all’estero sono aumentate del 2,3% tendenziale, superando complessivamente i 3,4 miliardi di euro in valore. A livello settoriale è proseguita la forte crescita degli articoli farmaceutici (+35,6%) come quella dei mezzi di trasporto (+25,3%) e del comparto “computer e apparecchi elettronici e ottici” (+18,6%). L’export di prodotti alimentari e tabacco è cresciuto dell’8%, quello dei prodotti in metallo del 5% e quello dei prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori del 5,5%. All’interno di questo aggregato spicca la buona performance del piccolo comparto dei filati di fibre tessili (+25,9%) e di quello, più consistente, degli articoli di abbigliamento (+9,9%), mentre è risultato in flessione l’export di tessuti (-4,5%). Il maggiore calo tendenziale, anche a causa della riduzione delle quotazioni del greggio, si è registrato nel comparto del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-20,2%), ma si sono ridotti anche l’export di legno e prodotti in legno, carta e stampa (-6,4%) e, seppur lievemente, quello della rubinetteria e del valvolame (-0,7%).

La ripartizione geografica ha registrato, nei primi nove mesi del 2015, una crescita del 3,2% delle esportazioni manifatturiere verso l’Unione Europea (dove è diretto il 60,4% dei volumi, pari a circa 2,1 miliardi in valore) e dell’1% di quelle verso i mercati extraeuropei (pari al 39,6% dei volumi e circa 1,4 miliardi in valore).

«Quanto ai singoli mercati di sbocco – osserva Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che ha coordinato la ricerca – i primi tre trimestri del 2015 hanno registrato una lieve ripresa dell’export diretto verso il secondo Paese di destinazione dei manufatti novaresi, la Francia (+0,5%), mentre la Germania, nonostante un calo del 2,2% nel terzo trimestre, tra gennaio e settembre è risultata in crescita dello 0,7%. Prosegue la forte crescita dell’export verso gli Stati Uniti (+46,8%) e i Paesi Bassi (+17,1%) come quella, più contenuta, verso Regno Unito e Polonia (entrambi a +8,8%) e verso la Spagna (+7,2%). Ancora in in calo, invece, le esportazioni verso la Svizzera (-9%) e il Belgio (-5,8%)».

Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel periodo gennaio-settembre 2015 si registra la forte crescita delle importazioni da Stati Uniti (+78,1%) e Svizzera (+20,3%), a cui si aggiunge la crescita vigorosa dell’import da Spagna (+35,5%) e Belgio (+22,3%), dovuta in entrambi i casi a un forte incremento nel terzo trimestre dell’anno. In crescita anche l’import dalla Cina (+12%), mentre flette quello dai due principali partner commerciali del Novarese: Francia (-1,2%) e Germania (-5,4%). Ritrova il segno negativo anche l’import dal Regno Unito (-4,9%) e proseguono i cali di Paesi Bassi (-5,7%) e Turchia (-22,5%).

Il “focus” relativo all’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi “Bric” evidenzia nel terzo trimestre 2015 un calo tendenziale trimestrale del 9,4% (con un valore complessivo di 41 milioni di euro), confermando la fase di difficoltà che stanno attraversando i Paesi emergenti. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi dell’anno indica invece una riduzione dell’export del 12,9%, con un calo del 23,8% delle esportazioni verso la Russia e del 33,6% di quelle verso il Brasile. Crescono, invece, del 10,5% quelle verso l’India e del 3,3% quelle verso la Cina. Tra i Bric è sempre la Russia (con 46,5 milioni di euro in valore, tra gennaio e settembre 2015) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (37,5 milioni), dall’India (22,3 milioni) e dal Brasile (12,7 milioni).

Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le “macchine di impiego generale” (rubinetteria e valvolame) e il “tessile-abbigliamento”, la ricerca riporta testualmente quanto segue.

«Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, diversamente da quanto evidenziato nell’Osservatorio precedente, nel terzo trimestre del 2015 la performance dell’export è migliore a livello nazionale (+3,3%) che non a livello provinciale (-0,2%). Tuttavia, il dato cumulato relativo ai primi nove mesi dell’anno “premia” la provincia di Novara indicando una flessione delle esportazioni pari al -0,7% a fronte del -2,3% registrato a livello nazionale. Considerando il periodo gennaio-settembre 2015 continua a flettere l’export diretto verso i due principali Paesi di destinazione della rubinetteria novarese (Francia -5,7%; Germania -1,3%), come anche quello verso la Svizzera (-8,7%), la Spagna (-20,9%) e la Russia (-39,4%). In flessione anche l’export verso la Grecia (-3,1%). Si conferma invece in crescita l’export diretto verso i Paesi Bassi (+23%), gli Stati Uniti (+18,5%), il Regno Unito (+7,8%) e il Belgio (+7,6%). Con riferimento al terzo trimestre dell’anno si segnala il sorpasso degli Stati Uniti sul Regno Unito, che retrocede al quarto posto lasciando il terzo agli Usa. Relativamente all’export verso i Bric, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nel periodo gennaio-settembre del 2015, il 23,1% dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi. L’export del settore verso i Bric, pari a 27,5 milioni di euro, è complessivamente calato del -36,5% in seguito al peggioramento della performance verso tutti e quattro i Paesi Bric: Russia -39,4%; Brasile -60,5%; India -31,3%; Cina -21,3%. Tra i Bric, la Russia è il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (16 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), seguito dalla Cina (6,8 milioni di euro), dall’India (3,5 milioni) e dal Brasile (1,3 milioni)».

«Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il terzo trimestre dell’anno evidenzia un buon andamento dell’export a livello provinciale (+4,6%), per quanto in rallentamento rispetto al trimestre precedente, mentre a livello nazionale la performance è contrassegnata dal segno negativo (-1%). Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi indica una crescita dell’export pari al +8% per la provincia di Novara e un più risicato +0,3% per l’Italia considerata nel suo complesso. Nei primi nove mesi del 2015 prosegue, seppur ridimensionato, il forte aumento dell’export verso i Paesi Bassi (+110,8%). Ancora in crescita le esportazioni verso il Regno Unito (+28,7%), la Romania (+25,2%), il Giappone (+20,2%), la Spagna (+17,9%) e gli Stati Uniti (+12,4%). Torna a crescere l’export verso la Francia (+1,7%) e lievemente anche quello verso la Svizzera (+0,1%). Nonostante le performance contenute, questi due Paesi si confermano i primi due mercati di destinazione del tessile-abbigliamento novarese. Flette invece l’export verso la Turchia (-2,5%) e quello verso la Germania (-4,8%). Quanto all’export verso i Bric, nei primi nove mesi del 2015 si osserva una dinamica dell’export molto diversa rispetto a quella generale: esso appare infatti in calo del -16,8% e pari complessivamente a 8,5 milioni di euro. Le esportazioni sono in calo verso tutti e quattro i Paesi: Russia -15,2%, Brasile -44,3%, India -1,8%, Cina -25,8%. Tra i Bric, è la Russia il Paese verso il quale si dirige il maggior export di tessile-abbigliamento della provincia (3,4 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre 2015), seguita dalla Cina (2,6 milioni), dall’India (2,4 milioni) e dal Brasile (0,2 milioni)».