Novara - La sala gremita e attenta partecipazione dei presenti. L’Assemblea Annuale, che ha preceduto la tradizionale Cena degli Auguri dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Novara nelle preziose sale dell’Hotel Ristorante Tenimento Al Castello di Sillavengo, ha “posto sul tavolo” diversi temi importanti. All’Ordine del Giorno dell’Assemblea, diretta dal Presidente Roberto Morella Longhi, l’attività professionale dei Consulenti in tutti gli ambiti stabiliti dalla Legge 12/1979, la formazione professionale obbligatoria, il praticantato e la deontologia professionale sostenuta dall’Ordine. Presenti all’Assemblea anche la Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro Marina Calderone ed il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca.
«La nostra storia di categoria è iniziata – ha introdotto Morella Longhi- con la Legge 1815/39 dove veniamo indicati come “tenutari di libri obbligatori”; è stata poi la Legge 1081/64 ad istituire l’Albo dei Consulenti del Lavoro. L’impegno dei colleghi all’epoca al governo della categoria, ha portato, in breve tempo, a due importanti tappe istituzionali: la costituzione dell’E.n.p.a.c.l. (Ente di Previdenza ed Assistenza per i Consulenti del lavoro) e l’approvazione della Legge 12/1979 che regolamenta l’ordinamento professionale, i requisiti per l’iscrizione all'albo, le modalità relative all’esercizio della professione e le regole deontologiche e di disciplina interna.».
I Consulenti del Lavoro sono professionisti dell’area giuridico – economica che gestiscono gli aspetti contabili, economici, giuridici, assicurativi, previdenziali e sociali dei rapporti di lavoro, che assistono le aziende anche in caso di contenziosi o di controversie e si occupano di certificazioni e di trasmissione telematica delle dichiarazioni previdenziali, assicurative e fiscali. Il percorso per diventare Consulente del Lavoro, oggi, prevede titoli di studio più elevati, diciotto mesi di praticantato e il superamento dell’Esame di Stato.«Il nostro intervento – ha continuato il Presidente– si colloca per lo più nell’ambito della media e piccola impresa anche se possiamo benissimo inserirci nella consulenza alle grandi aziende; è importante che la gestione delle risorse umane sia considerata finalmente per quello che è ossia un fattore strategico di sviluppo importante. L’elaborazione dei cedolini - paga oggi è, quindi, solo parte del nostro lavoro».
L’Assemblea ha, poi, affrontato il tema “caldo” della formazione continua, oggi obbligatoria per legge, di cui hanno la responsabilità i Consigli Provinciali: «Il termine “professionista” – ha aggiunto la Presidente Nazionale Calderone – presuppone preparazione; ecco perché la formazione è importante. Un professionista formato è responsabile e corre meno rischi di fare danni agli altri e, di conseguenza, a se stesso. Accrescere le competenze significa accrescere il valore della categoria».
In merito alla categoria è stato affrontato anche il ruolo dei praticanti sottolineando l’importanza degli accordi stilati con le Università del Piemonte Orientale, della Valle d’Aosta e di Torino secondo cui alcuni studenti degli ultimi anni possono svolgere sei mesi di pratica presso i vari Studi. «I soggetti da formare - ha commentato Rosario De Luca– rappresentano il futuro della categoria. Si deve acquisire una visione di prospettiva: il tempo impiegato ad insegnare ad un praticante è tempo ben impegnato; stiamo anche pensando ad una concessione di crediti formativi per i “dante pratica” che ospitano nei propri studi le giovani leve». De Luca si è, poi, soffermato sulle modalità di funzionamento dell’Asseco, sistema che vuole favorire le imprese sane e virtuose e che è in via di sperimentazione.
Al termine dell’assemblea, la Consulta dei Presidenti del Piemonte, rappresentata da Roberto Morella Longhi (No), Luca Caratti (Vc), Manuela Maffiotti (Bi), Luca Rognoni (Vco) Fausto Cantore (At) e Cristoforo Re (To) ha incontrato i Giovani Consulenti dell’UGCdL e, successivamente, tutti i presenti hanno concluso la serata con la Cena degli Auguri di chiusura d’anno.