Novara - Un questionario per ascoltare le richieste dei giovani studenti, conoscere meglio cosa pensano rispetto al lavoro, al futuro, alla formazione. È la seconda iniziativa “Giovani lavoro futuro”, rivolta agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori delle nostre province. “Dopo la prima edizione del 2016, abbiamo ripresentato l’iniziativa chiedendo ai giovani - per il tramite delle scuole – come vedono la propria vita fra dieci anni e cosa possiamo fare qui ed ora per aiutarli - spiega il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Michele Giovanardi (foto) - Ci attendiamo preziose indicazioni in tema di orientamento scolastico e di attese dei giovani”.
“L’iniziativa si inserisce nella nostra attività di orientamento e di stretta collaborazione con le scuole” aggiunge il direttore Amleto Impaloni “per evitare per quanto possibile dispersione scolastica e favorire al meglio scelte puntuali e motivate dei giovani rispetto al loro percorso di studi e di formazione”.
Due le domande, ma in realtà i quesiti sono tre: “Abbiamo chiesto ai giovani di dirci qualcosa del loro modo di affrontare la pandemia, una periodo che ci ha segnati e che pensiamo – temiamo – possa aver inciso sui giovani in modo ancor più evidente” aggiunge il direttore Impaloni.
“L’orientamento scolastico serve a formare giovani consapevoli e rende saldo il rapporto fra imprese e mondo della scuola: oggi le nostre imprese ci dicono che, in caso di una assunzione possibile, vi è la certezza di andare incontro a difficoltà anche insormontabili nel reperire le persone adatte” aggiunge Impaloni “E’ una situazione in cui si trova quasi il 90% delle piccole imprese che pensa a una assunzione, e nell’affrontare in modo positivo l’esperienza dell’assunzione pesano in modo preponderante le cosiddette soft skills, cioè quelle qualità personale che sono indipendenti da che tipo di studi hai fatto. Certo, aveer un percorso di studio coerente con il lavoro per il quale ci si candida è importante” spiega ancora Impaloni “Ma fondamentale è dimostrarsi precisi, puntuali, curiosi, educati … insomma qualità morali che completano e caratterizzano la persona”.
“Guardiamo con favore e interesse all’ipotesi del Liceo del Made in Italy, che riteniamo sia una risposta funzionale alla formazione di nuovi profili, con la giusta ibridazione fra un sapere pratico e un sapere teorico” aggiunge ancora il direttore Impaloni.
Il link per la compilazione del questionario è on line al sito www.artigiani.it ed è già stato comunicato alle scuole medie inferiori e superiori e ai centri di formazione professionale del Novarese, Vercellese, VCO.
“Non c’è una scadenza per la compilazione, i risultati ci serviranno per una efficace programmazione di eventi per la nostra prossima Settimana del sociale, già calendarizzata dal 17 al 24 novembre” conclude il direttore Impaloni.