Torino - In sedici regioni su venti il peso del credito all’artigianato sull’ammontare dei prestiti erogato al totale delle imprese supera la media (4,8%); il Piemonte con 6,6% supera la media e si posiziona all’ottavo posto della classifica regionale. A giugno 2017 anche a livello provinciale si registra una flessione generalizzata dei prestiti all’artigianato: Biella -0,7% mentre a giugno 2016 registrava -2,8%; Alessandria -2,0% mentre l’anno prima registrava -4,6%; Torino -2,5%mentre l’anno prima registrava -0,9%; Cuneo -3,4% mentre l’anno prima registrava -5,1%; Novara -8,5% mentre l’anno prima registrava -5,6%; Verbano-Cusio-Ossola -12,8% mentre l’anno prima registrava -7,5%.
Solo due province regionali hanno i numeri in percentuale precedute dal segno più: Vercelli +2,1% contro -2,5% dell’anno precedente e Asti +7,0% contro -5,0% di giugno 2016.
Per quanto riguarda il costo del credito in tutte le regioni le piccole imprese pagano un tasso di interesse superiore a quello delle imprese medio-grandi e in sette il gap è superiore alla media nazionale, di 301 punti base: il Piemonte con 324 punti base si posiziona al sesto posto dell’infausta classifica regionale.
Per quanto riguarda la dinamica dei POS si osserva che nell’ultimo triennio (2013-2016) le transazioni con POS sono salite del 46,5% e il numero di POS segna una crescita cumulata del 37,6% di gran lunga superiore al +2,6% del triennio precedente.
L’analisi territoriale del numero dei POS mette a confronto i tassi medi di crescita del numero di POS nel triennio 2010-2013 precedente all’istituzione dell’obbligo di detenere POS e quello successivo 2013-2016. L’esame dei dati evidenzia che la regione in cui si osserva il differenziale più ampio è la Campania che è passata da un tasso medio negativo del -1,1% nei tre anni precedenti all’obbligo, ad un tasso positivo del +16,0% nel periodo successivo; il Piemonte che è passato da -2,5% a +13,5% si posiziona al terzo posto della classifica regionale.
“Anche se a giugno 2017 si registra un miglioramento dello stock dei prestiti all’artigianato in Piemonte rispetto all’anno precedente, perdurano le difficoltà di accesso al credito bancario per le piccole imprese - sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte - soprattutto per Torino (-2,5% mentre l’anno prima registrava -0,9%) e Novara (-8,5% contro -5,6% dell’anno prima), che vedono peggiorate le loro performance rispetto all’anno precedente, mentre Vercelli con +2,1% e Asti con +7,0% sono le sole province che hanno i numeri in percentuale preceduti dal segno più. Ma, in mancanza di una vera e propria ripresa degli investimenti, le nostre imprese, soprattutto nel manifatturiero, restano penalizzate nella competizione globale, non aiutate da un facile accesso al credito che si aggiunge alle difficoltà generate dai ritardi nei pagamenti”.