Novara - Grande partecipazione di professionisti, tecnici e amministratori comunali al convegno dedicato alle novità della Legge Regionale n. 7 del 31 maggio 2022, “Norme di semplificazione in materia di Urbanistica ed Edilizia”. L’incontro “Contorni giuridici, istituzionali e professionali”, organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e Vco, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Novara e dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Novara, si è tenuto negli spazi dell’Università Amedeo Avogadro di Novara. Sul tavolo l’esigenza di fare il punto sul nuovo quadro normativo in vigore in Piemonte in seguito alla pubblicazione sul B.U.R. del 1° giugno scorso. Sotto la lente i principali aspetti applicativi della legge, anche in relazione al quadro delle competenze regionali e ai principi generali del Diritto urbanistico. Prima i saluti istituzionali di fronte alla folta platea che ha visto la presenza del prefetto Francesco Garsia, dell’assessore regionale Matteo Marnati e del consigliere regionale Federico Perugini che ha collaborato attivamente alla realizzazione del convegno. Il sindaco Alessandro Canelli (che è anche presidente dell’Istituto per la finanza e l’economia locale), auspicando una normativa che semplifichi sempre più la burocrazia, ha portato l’esempio del Comune di Novara che ha attivato «percorsi virtuosi per attrarre investimenti e insediamenti». Lucia Ferraris, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e Vco, ha espresso soddisfazione per la partecipazione numerosa da parte dei colleghi: «Un necessario momento di divulgazione e di confronto su un tema che ci accomuna, al di là delle diverse competenze professionali, utile anche per cercare di tornare alla normalità dopo un periodo difficile». Da parte di Marina Tozzini, segretario del Collegio Provinciale dei Geometri e dei Geometri Laureati di Novara, l’augurio che si possa ripartire con l’attività del settore a pieno regime mentre Marco Zaino, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Novara, guardando al futuro ha individuato nel riuso e nel recupero del costruito il filo conduttore degli anni a venire. Un primo volto della nuova normativa è stato tratteggiato da Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore a Urbanistica, Programmazione Territoriale e Paesaggistica: «Una legge agognata da troppo tempo e ancora oggi in attesa di approvazione da parte del Governo. Semplifica molto, consente di risparmiare nelle procedure e permette ai professionisti e alle imprese di lavorare». Poi è toccato a Valter Marin (presidente della II Commissione “Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Edilizia Residenziale, Opere Pubbliche” del Consiglio Regionale del Piemonte, promotore e primo firmatario della legge) entrare nel merito illustrando il percorso di formazione, le finalità e i punti nodali della legge regionale: «Divisa in cinque capi, ha ricevuto tre rilievi da parte dei Ministeri di Giustizia, Salute e Transizione Ecologica. Una legge innovativa e coraggiosa, che concede molta libertà d’azione sull’edificato esistente con l’obiettivo di disincentivare la nuova edificazione». Più tecnici gli altri due interventi: quelli di Massimo Cavino (direttore del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa UniUpo, costituzionalista e docente di Diritto regionale) sul tema “La L.R. 7/2022 nel quadro delle competenze legislative regionali” e di Roberto Cavallo Perin (avvocato e ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli Studi di Torino), “La nuova legge regionale rispetto ai principi generali – vecchi e nuovi – del Diritto urbanistico”. Il convegno si è rivelato un utile momento di confronto per guardare con rinnovata fiducia a una proficua collaborazione con l'Assessorato nell'ambito dell'iter di riforma della Legge Urbanistica Regionale.