Novara - "Stanno arrivando alle imprese - spiega il presidente provinciale di Ascom Confcommercio, Maurizio Grifoni - le prime cartelle di pagamento della Tares, con aumenti addirittura superiori al 300% per diverse categorie economiche, come bar, ristoranti, alberghi, alimentari, ortofrutta, fioristi. Parliamo di migliaia di euro di aumento all’anno, se si pensa che, mediamente, un ristorante che a Trecate pagava 2.200 euro di Tarsu ne deve ora versare oltre 7.000 di Tares! Eravamo consapevoli che le tariffe sarebbero state ricalcolate non solo sulla base del criterio dei metri quadrati, ma anche su quello della capacità di produrre rifiuti, con un particolare aggravio per le categorie commerciali dei settori alimentare e della somministrazione. Tuttavia, alcune Amministrazioni, senza tenere conto di differenze spesso evidenti, hanno scelto di dividere a metà i costi dello smaltimento rifiuti tra privati e imprese, favorendo inevitabilmente i primi e caricando sulle imprese costi spropositati. Ora, è del tutto evidente che in una situazione economica di estrema difficoltà, con imprese che chiudono ogni giorno, la scelta di triplicare la tassa sui rifiuti rischierà di provocare altre cessazioni e conseguente perdita di posti di lavoro autonomo e dipendente. Viene da chiedersi, tra l’altro, quanto i Comuni effettivamente ricavino dal riciclo dei materiali conferiti attraverso la raccolta differenziata e come sia spiegabile che, nel corso degli anni, i costi della raccolta e dello smaltimento, invece di diminuire, come ci era stato raccontato, siano in costante aumento. Per venire in aiuto alle imprese, che ci stanno chiamando estremamente preoccupate, abbiamo chiesto un incontro urgente ai Comuni nei quali sono già arrivate la cartelle della Tares per verificare insieme agli Amministratori quali strade siano percorribili al fine di evitare il peggio. Nel bene (o nel male) vi terremo informati".