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Il 2024 si chiude registrando una lieve contrazione

Fabio Ravanelli

Novara - Nel corso del 2024 si registra un lieve calo del tessuto imprenditoriale dell’Alto Piemonte: la contrazione, comune a tutte le province sebbene con diversa intensità, riflette la difficoltà di alcuni settori come il commercio, l’industria in senso stretto e l’agricoltura. Dinamica opposta per gli altri servizi e, in misura minore, per le costruzioni. In particolare nei territori di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola si sono registrate 3.830 iscrizioni e 3.944 cessazioni (al netto delle 371 cancellazioni d’ufficio) con un totale di 72.225 imprese registrate al 31 dicembre 2024. Il tasso di crescita globale si attesta, pertanto, al -0,16%, non lontano da quanto registrato a livello piemontese (-0,09%) e al di sotto del risultato nazionale che risulta in crescita del +0,62%. Tra i territori emergono alcune differenze: nel Verbano Cusio Ossola la contrazione è più alta (-0,41%), anche a livello regionale; Vercelli registra una flessione più modesta (-0,17%), così come Novara (-0,12%), mentre Biella mostra una sostanziale stabilità (-0,01%).

«Analizzando il bilancio demografico del nostro tessuto produttivo si notano saldi negativi, ma con numeri assoluti ridotti» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Questa tendenza, peraltro comune all’intero territorio piemontese, non va tuttavia sottovalutata perché riflette una serie di difficoltà con cui le imprese si trovano a fare i conti, in primis l’incertezza persistente dell’economia e della politica internazionali, che rischiano di paralizzare gli investimenti, scoraggiando l’apertura di nuove attività. Il nostro tessuto produttivo, grazie anche ad una positiva diversificazione delle attività economiche e ad una spiccata vocazione all’export, ha sicuramente un potenziale competitivo, che deve però essere adeguatamente sostenuto attraverso misure mirate da parte di tutti gli attori locali e nazionali per preservare la sua vitalità e la capacità di generare valore per il territorio».

FOCUS NOVARA - Il sistema imprenditoriale novarese registra una lieve contrazione nel corso del 2024: il saldo anagrafico delle imprese della provincia è pari, infatti, a -36 unità a fronte di 1.634 nuove iscrizioni e 1.670 cessazioni (al netto delle 92 cancellazioni d’ufficio). Il bilancio tra le imprese iscritte e le imprese cessate si traduce, pertanto, in un tasso negativo pari al -0,12%. Lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a 29.130 unità. L’agricoltura è il comparto a mostrare la maggiore contrazione (-1,63%) seguita dal commercio (-1,28%), dall’industria in senso stretto (-1,25%) e in misura minore dal turismo (-0,32%). Registrano dinamiche positive, invece, le costruzioni (+0,64%) e gli altri servizi (+1,47%). Tra le forme giuridiche le società di capitali registrano un tasso di crescita positivo (+2,47%), a fronte di un calo delle società di persone (-1,86%) e di imprese individuali (-0,83%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, nel corso del periodo in esame si rilevano 571 iscrizioni e 632 cessazioni (oltre ad una d’ufficio), portando il numero di imprese registrate 8.693 unità. 
FOCUS VERBANO CUSIO OSSOLA - Il sistema imprenditoriale del VCO registra una contrazione nel corso del 2024 che rappresenta il risultato più sfavorevole a livello regionale: il saldo anagrafico delle imprese della provincia è pari, infatti, a -51 unità a fronte di 614 nuove iscrizioni e 665 cessazioni (al netto delle 55 cancellazioni d’ufficio). Il bilancio tra le imprese iscritte e le imprese cessate si traduce, pertanto, in un tasso pari al -0,41%. Lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a 12.266 unità. Tra i settori emergono evidenti differenze. Il commercio registra una decisa contrazione, pari al -2,40%. In calo anche l’industria in senso stretto (-1,41%) e l’agricoltura (-0,78%). Dinamica in positivo per gli altri servizi (+0,94%), il turismo (+0,78%) e, in misura minima, per le costruzioni (+0,10%). Tra le forme giuridiche solo le società di capitali registrano un tasso di crescita positivo (+2,21%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, nel corso del periodo in esame si rilevano 218 iscrizioni e 256 cessazioni (al netto delle 2 cancellazioni d’ufficio, portando il numero di imprese registrate a 3.947 unità.
FOCUS VERCELLI - Il sistema imprenditoriale della provincia di Vercelli registra un calo nel corso del 2024: il saldo anagrafico delle imprese della provincia è pari, infatti, a -26 unità a fronte di 774 iscrizioni e 800 cessazioni (al netto delle 80 cancellazioni d’ufficio). Il bilancio tra le imprese iscritte e le imprese cessate si traduce, pertanto, in un tasso pari al -0,17%. Lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a 14.851 unità. Le differenze tra i settori appaiono piuttosto marcate: evidente la contrazione del commercio (-2,17%) e, in misura minore, quella dell’industria in senso stretto (-0,99%) e dell’agricoltura (-0,82%). In crescita gli altri servizi (+1,44%), mentre le costruzioni si attestano al +0,92% e il turismo al +0,25%. Tra le forme giuridiche solo le società di capitali registrano un tasso di crescita positivo, piuttosto robusto (+3,20%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, nel corso del periodo in esame si rilevano 270 iscrizioni e 289 cessazioni (al netto delle 2 d’ufficio), portando il numero di imprese registrate a 4.249 unità.

FOCUS BIELLA - Il sistema imprenditoriale biellese registra una sostanziale stabilità nel corso del 2024: il saldo anagrafico delle imprese della provincia è pari, infatti, a -1 unità a fronte di 808 nuove iscrizioni e 809 cessazioni (al netto però delle 144 cessazioni d’ufficio). Il bilancio tra le imprese iscritte e le imprese cessate si traduce, pertanto, in un tasso pari al -0,01%. Lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a 15.978 unità. L’andamento tra i settori non è però omogeneo, con il commercio a segnare la contrazione più pesante (-1,46%), seguito dal turismo (-1,01%), dall’industria in senso stretto (-0,83%) e dall’agricoltura (-0,22%). In lieve crescita le costruzioni (+0,26%) e, in misura maggiore, gli altri servizi (+0,99%). Tra le forme giuridiche le società di capitali registrano un deciso dinamismo (+3,12%), mentre le società di persone al contrario risultano in calo (-2,30%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, nel corso del periodo in esame si rilevano 296 iscrizioni e 334 cessazioni (nessuna d’ufficio), portando a 4.472 il numero di imprese registrate.