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IL FUTURO DEL RISO IN UN GRANDE CONVEGNO A NOVARA

Lunedì 20 ottobre all’auditorium della Banca Popolare di Novara; presenti Carli Petrini e il ministro Martina
Carlo - Carlin Petrini

Novara - Si stima che nel mondo esistano più di tremila varietà di riso, ognuna con la sua vocazione gastronomica. L'Italia, con oltre 40 milioni di quintali, rappresenta il principale produttore europeo. In Italia sono coltivate circa 150 varietà. E Novara, in questo panorama, rappresenta una delle “punte di diamante” della filiera italiana del riso, che avrà in Expo 2015 un momento di straordinaria visibilità. Nasce in questo scenario l’iniziativa del Comune di Novara, che organizza il convegno dal titolo “Riso Domani. Il futuro tra possibile e impossibile” in programma  lunedì 20 ottobre 2014 alle ore 9.00 presso l’Auditorium BPN a Novara. Un convegno per discutere e approfondire le problematiche e le opportunità insieme a Carlin Petrin, Fondatore e presidente Slow Food e all'On. Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con delega Expo 2015. 

«Il riso nel novarese – spiega l’assessore all’agricoltura del Comune di Novara Sara Paladini -  è segno di un'antica tradizione, costituisce fattore trainante della nostra economia, ma, soprattutto, è una delle attività umane che più hanno contribuito a disegnare l'attuale configurazione paesaggistica e ambientale del nostro territorio. Vogliamo cercare di approfondire il tema anche alla luce della revisione della PAC e dei problemi sempre più evidenti. In questo nuovo quadro è necessario mettere in campo soluzioni nuove fare scelte, che aprano nuovi scenari alla produzione del riso italiano anche in ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale»

«Novara si pone come protagonista – sottolinea il sindaco Andrea Ballarè – oggi nel contesto di Expo 2015, ma soprattutto con lo sguardo al futuro, oltre Expo. Perché siamo consapevoli che le potenzialità della nostra enogastronomia di qualità siano un elemento essenziale per il nuovo sviluppo della città e del suo territorio. Uno sviluppo che punti a creare ricchezza e lavoro attraverso la crescita del turismo, del leisure, della cultura. Guardare al riso, alla sua storia e al suo futuro vuol dire contribuire a dare corpo a questa idea di sviluppo moderna e concreta».

Il convegno è realizzato in collaborazione con Salone del Gusto-Terra madre, Fondazione Slow Food per al biodiversità, Banca Popolare di Novara, Università del Piemonte Orientale, Regione Piemonte, Ente Nazionale Risi, Economia e Sostenibilità.