Novara - Esordio d’anno con un segno più sul fronte della produzione industriale: nel primo trimestre 2011 le imprese manifatturiere della provincia di Novara registrano un aumento dell’output pari al +7,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, in cui la produzione era tornata a crescere dopo una serie ininterrotta di undici trimestri negativi.
L’indagine relativa al periodo gennaio-marzo 2011, che ha coinvolto 154 imprese novaresi, per un totale di circa 9.700 addetti ed un fatturato superiore ai 2,7 miliardi di euro, evidenzia risultati positivi per tutte le province piemontesi, con un aumento medio della produzione del +6,8%.
A partire dalla seguente rilevazione, l’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera presenta alcune novità, consistenti principalmente nell’utilizzo della Classificazione delle attività economiche Ateco 2007, con conseguente ridefinizione del campione, e nell’estensione dell’indagine alle imprese della classe dimensionale 2-9 addetti. Tali modifiche rendono, pertanto, i risultati dell’indagine non statisticamente confrontabili rispetto a quelli delle precedenti rilevazioni.
«Il 2011 si apre all’insegna del consolidamento della ripresa delineatasi lo scorso anno – commenta Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – con risultati positivi per tutti i comparti, sia in termini di produzione che di fatturato ed ordinativi. Il futuro appare tuttavia non privo di incertezze, segnalando l’urgenza di politiche appropriate sia per il rilancio dei consumi sia per il sostegno alla competitività delle imprese sui mercati internazionali».
Settori
L’aumento della produzione industriale viene registrato, seppur con intensità differenti, da tutti i comparti, a partire da quello chimico e della gomma-plastica, il cui incremento sfiora le due cifre (+9,8%). Supera la media provinciale anche la performance del metalmeccanico (+7,9%), mentre risulta più contenuta quella delle rubinetterie (+4,5%) e dell’alimentare (+5,2%), seguiti dal “sistema moda” (+2,4%).
Dimensioni
L’analisi della produzione rispetto al profilo dimensionale fa emergere risultati particolarmente favorevoli per le grandi imprese, con oltre 250 addetti, che mettono a segno una crescita del +13,6%. Il risultato delle classe dimensionale intermedia (50-249 addetti) risulta pressoché in linea con la media provinciale, mentre le imprese di minori dimensioni evidenziano un incremento dell’ordine del +5%.
Capacità Produttiva
Il grado di utilizzo della capacità produttiva si attesta, in media, al 67%, con valori più elevati nella chimica e gomma-plastica (77,1%) e nel metalmeccanico (69,8%).
Nuovi Ordinativi
Indicazioni favorevoli provengono dall’andamento dei nuovi ordinativi, che le imprese dichiarano complessivamente in aumento di circa il +7% rispetto al primo trimestre 2010.
A livello generale le commesse estere crescono con velocità quasi doppia (+8,6%) rispetto a quelle interne (4,9%), differenza che risulta ancor più accentuata per il comparto alimentare e per quello dell’abbigliamento e calzature: in particolare, mentre gli ordinativi esteri crescono in misura più sostenuta, con risultati a due cifre per l’alimentare, la domanda interna appare più tiepida e addirittura in flessione del -3% in riferimento al sistema moda. Più omogenei appaiono, invece, i risultati del metalmeccanico e del chimico, i cui ordinativi crescono mediamente del +7,6% e del +8,2%.
Fatturato
Variazioni positive rispetto al periodo gennaio-marzo 2010 vengono registrate anche in riferimento al fatturato, che complessivamente cresce del +13%, registrando valori decisamente più positivi sul mercato estero (con un aumento di circa il +17%) rispetto a quello domestico (+10%).
In generale le aziende realizzano con l’estero il 36% del proprio fatturato, percentuale che sale al 43% nel settore metalmeccanico, con le rubinetterie a quota 59%.
Prospettive a tre mesi
Gli imprenditori guardano al futuro con una moderata fiducia: per il trimestre aprile-giugno è attesa una crescita della produzione, del fatturato e degli ordinativi totali, mentre si prevede una lieve flessione della domanda estera.
Per quanto riguarda la produzione, in particolare, tra gli imprenditori intervistati prevalgono coloro che prospettano un aumento nei prossimi tre mesi, con un saldo di opinione positivo del +4,9%. Le aspettative di crescita prevalgono anche sul fronte del fatturato, con uno scarto di 11,2 punti percentuali.
Focalizzando l’attenzione sugli ordinativi totali, il saldo tra attese di crescita e diminuzione si attesta a 6 punti percentuali, con previsioni positive sul fronte della domanda interna, il cui saldo ottimisti-pessimisti è pari al +2,4%, e aspettative in diminuzione in riferimento a quella estera, il cui saldo di opinione risulta pari al -3%, sebbene occorra sottolineare che le previsioni di oltre del 62% del campione si mantengano orientate alla stazionarietà.