Novara - Apertura d’anno positiva per l’industria manifatturiera novarese che tra gennaio e marzo 2016 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento tendenziale anche del fatturato, in ascesa del +1,5%. La 178a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede Novara posizionarsi al penultimo posto, a pari merito con Torino, nella classifica delle performance provinciali, che risulta guidata dal Verbano-Cusio-Ossola (+8,4%) e che evidenzia risultati positivi per tutti i territori, ad eccezione di Asti (-0,5%), con una media regionale pari al +2,2%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 161 imprese, per un totale di 7.735 addetti ed un fatturato superiore ai 2,4 miliardi di euro.
«L’avvio d’anno positivo conferma le attese di miglioramento espresse dagli imprenditori nelle precedenti indagini ed evidenzia una maggiore stabilità degli indicatori» commenta Maurizio Comoli (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Novara. «Segnali favorevoli arrivano dagli ordinativi, in particolare per il mercato interno, con dinamiche tendenziali in accelerazione per tutti i settori, mentre le variazioni di produzione e fatturato appaiono più eterogenee. Il clima di incertezza che ancora domina gli scenari economici riconduce, tuttavia, ad una sostanziale stabilità le previsioni a breve termine degli imprenditori novaresi, che esprimono aspettative più ottimistiche rispetto alla sola domanda estera».
Settori - A sostenere l’incremento complessivo della produzione industriale sono quasi tutti i settori, con l’unica eccezione della chimica-gomma-plastica, che arretra leggermente rispetto al primo trimestre 2015, con una variazione del -0,6%. Ancora una volta la performance migliore, e l’unica a superare la media provinciale, è quella del metalmeccanico (+2,4%), seguita dai risultati positivi, ma più contenuti dell’alimentare (+1,3%) e del tessile abbigliamento (+0,6%).
Fatturato - Positivo anche il dato tendenziale del fatturato delle imprese manifatturiere: nel confronto con il primo trimestre 2015 il valore delle vendite è salito infatti del +1,5% a livello complessivo, grazie soprattutto alla variazione evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +2,7% (con le rubinetterie a +3,5%). Rialzo più moderato per il fatturato della chimica-gomma-plastica (+1,1%), con una sostanziale stabilità del sistema moda (-0,1%) e un calo dell’alimentare (-1,4%). Il focus sul fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia un andamento complessivo meno favorevole, con una variazione media del -0,3%, che risente di un calo generalizzato, dal momento che tutti i settori evidenziano delle flessioni, dal metalmeccanico (-3,1%), al tessibile-abbigliamento (-2%), all’alimentare (-1,6%). Per contro, la chimica-gomma-plastica conferma un andamento positivo delle vendite anche sul fronte estero, realizzando un incremento del +1,8%.
Nuovi Ordinativi - L’analisi della domanda evidenzia miglioramenti sia sul fronte delle commesse interne, in aumento del +3,7% rispetto all’anno precedente, sia su quello degli ordinativi dall’estero che crescono del +3,1%. Continua, dunque, il trend favorevole della domanda interna, che risulta in rialzo per il quarto trimestre consecutivo, dopo una serie di flessioni e incertezze. Ancora una volta il metalmeccanico si conferma il comparto trainante, con valori di crescita del +8,6% per le commesse interne e del +4% per quelle estere, che, nell’ordine, salgono al +10,6% e scendono al +2,8% per la rubinetteria e il valvolame. Soddisfacenti, seppur più contenute, anche le performance degli altri settori di attività economica, che realizzano tutti risultati positivi tanto sul mercato interno, con variazioni degli ordinativi domestici che vanno dal +2,7% della chimica-gomma-plastica al +0,6% dell’alimentare, quanto su quello estero, dove l’aumento delle commesse oscilla tra il +3,1% del tessile-abbigliamento e il +1,7% di chimica e alimentare.
Prospettive a tre mesi - A livello generale, per il periodo aprile-giugno 2016, oltre la metà degli imprenditori novaresi esprime previsioni orientate alla stazionarietà in riferimento a tutti gli indicatori economici. La rimanente parte si divide in ottimisti e pessimisti, con una prevalenza di questi ultimi rispetto a produzione (-3% il saldo di opinione), fatturato (-1,2%) e ordinativi interni (-3,2%), mentre per gli ordinativi esteri prevalgono prospettive più favorevoli (+2,9%). Sotto il profilo settoriale, dal metalmeccanico provengono intonazioni positive rispetto a tutti gli indicatori, così come dalla chimica-gomma-plastica, che ipotizza tuttavia un calo della domanda estera. Meno rosee le aspettative di alimentare e sistema moda, che esprimono attese positive in riferimento alla sola domanda estera.