Novara - Si rafforza ancor di più l’interesse di Intesa Sanpaolo per ogni possibile prospettiva di sviluppo per le Pmi e che a questo scopo prevede un plafond di 10 miliardi di euro. L’obiettivo comune è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese, che rappresentano il 99,9% del sistema produttivo italiano e sono tra gli assi portanti dell’economia italiana e piemontese. L’accordo è stato presentato da Carlo Robiglio (nella foto), presidente del Comitato per la Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara, da Antonio Nucci, Direttore Regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaoloe da Piero Bocassino, Direttore Area Valle D’Aosta e Piemonte Nord Est Intesa Sanpaolo.
I punti decisamente innovativi dell’accordo sono tre: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean Management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda.
Capitale umano - Si pone in grande evidenza l’importanza delle persone che lavorano in azienda, quello che viene definito “capitale umano”: un patrimonio che può essere ulteriormente valorizzato sia attraverso finanziamenti come Formazione e Lavoro, destinato agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate. Il Gruppo, con Intesa Sanpaolo Formazione, sostiene i progetti formativi delle imprese a partire dall’analisi dei bisogni alla fase di erogazione vera e propria fino al monitoraggio e valutazione dei risultati. La Banca mette così a disposizione la sua esperienza di azienda impegnata in programmi di formazione continua per i suoi 100.000 dipendenti. Intesa Sanpaolo ha inoltre firmato un accordo con Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale in Italia per la formazione continua, che conta oltre 62.000 imprese associate. Grazie a Fondimpresa le aziende possono disporre di un “conto formazione” che rende direttamente disponibili il 70% dei contributi versati all’INPS per la formazione prevista dalla legge: Intesa Sanpaolo anticipa i contributi accantonati dall’azienda sul “conto formazione” fino all’80% dell’importo e per una durata di 15 mesi. Con Finanziamento Gestione Business – Fondimpresa la Banca risponde invece a necessità personalizzate di finanziamento fino ad un massimo di 100.000 euro.
Crescita dimensionale - Per accelerare il processo di crescita, Intesa Sanpaolo offre la possibilità di avvalersi delle più innovative soluzioni di finanza straordinaria (acquisition finance, project financing, real estate financing, cartolarizzazioni, Equity Capital Market, M&A, Advisory). Si tratta di un settore nel quale il Gruppo - attraverso società specializzate come Banca IMI – ha registrato negli anni grandi casi di successo e che ora mette a disposizione delle PMI italiane. L’accordo dedica un’attenzione specifica anche ai progetti di razionalizzazione organizzativa e al cosiddetto Lean Management. Intesa Sanpaolo si impegna a fornire consulenza e attività di formazione per gli imprenditori che vogliano far propria l’impostazione del Lean Thinking e definirne la possibile applicazione in azienda. Per i piani di riorganizzazione interna così come per le necessità di sostenere le vendite sono disponibili linee di credito sia a breve che a medio-lungo termine.
Efficienza energetica ed eco-sostenibilità - Informazioni, servizi e finanziamenti per accompagnare le imprese che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità energetica e coglierne i vantaggi economici rappresentano un articolato capitolo dell’accordo. Intesa Sanpaolo è in grado infatti di sostenere imprese di qualsiasi settore che investono nell’energia “verde” e nella tutela ambientale: eco-turismo, eco-sharing, efficienza energetica, certificazioni ambientali, sicurezza sul lavoro, bio-edilizia. Nel 2010 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato finanziamenti “verdi” per oltre 3,3 miliardi di euro. Gli interventi possibili spaziano dalla semplice installazione di pannelli fotovoltaici alla realizzazione di impianti più complessi, anche attraverso formule di leasing. Le imprese che intendono realizzare investimenti nel settore energetico possono avvalersi della consulenza di un desk specialistico di Mediocredito italiano, società del Gruppo dedicata allo sviluppo delle PMI.
Gli altri punti dell’accordo - Con questo nuovo accordo Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria intendono rinsaldare ulteriormente il patto per lo sviluppo tra Impresa, Banca e Territorio, valorizzando tutte le potenzialità di crescita delle Pmi italiane. L’impegno comune è sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle Reti d’impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l’innovazione e la ricerca, l’internazionalizzazione. “Fare rete” per aumentare la massa critica, avere maggiore forza sul mercato, migliorare le possibilità di accesso al credito: è una scelta che molte aziende hanno già fatto e che sta destando crescente interesse. Intesa Sanpaolo, che ha accompagnato la realizzazione delle prime Reti d’Impresa italiane, mette a disposizione team territoriali di specialisti del Mediocredito italiano che forniscono assistenza legale, creditizia e tecnica oltre al supporto nella ricerca di partner industriali. Sul versante del credito, la banca si impegna a valutare le necessità di finanziamento delle aziende impegnate in un contratto di rete o in altre forme di aggregazione con la massima considerazione per gli evidenti vantaggi che ne derivano e la capacità di creare valore nel tempo.
Intesa Sanpaolo finanzia i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese: dall’acquisto di nuove tecnologie al miglioramento dei sistemi informativi, all’innovazione di prodotti e processi. La società del Gruppo Intesa Sanpaolo Eurodesk offre alle imprese italiane consulenza per accedere alle opportunità di finanziamento a fondo perduto e agevolato dell’Unione Europea nonché assistenza per partecipare direttamente ai grandi progetti di ricerca europei. Per consentire alle imprese di ripensare il proprio modello di business in un’ottica internazionale,Intesa Sanpaolo agisce su tre fronti: offerta finanziaria, servizi di consulenza, supporto territoriale. Sono oltre 500 gli specialisti esteri attivi nelle filiali del Gruppo. Desk specialistici per Cina, Americhe, Asia, EuroMed-Africa, Est Europa si occupano di scouting dei mercati, ricerca di partner industriali, pianificazione e realizzazione di investimenti all’estero. I finanziamenti disponibili consentono di cogliere le opportunità sui mercati ma anche di “mitigarne” i possibili rischi con prodotti di copertura.
Il dialogo tra Impresa, Banca e Territorio - L’intesa siglata è la terza fase di un percorso che Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno intrapreso a partire dal 2009, impegnandosi a migliorare e a rafforzare il dialogo e ad agevolare in modo significativo l’accesso al credito. Dopo il Diagnostico e il Simulatore, previsti dall’accordo 2010, la nuova intesa compie un ulteriore passo avanti con la Presentazione commerciale, uno strumento a disposizione dei Gestori Imprese che analizza e sintetizza una serie di indicatori economici quantitativi, quali le prospettive macroeconomiche, il settore di riferimento, il posizionamento dell’azienda, e che individua le potenziali aree di sviluppo.
“Il rinnovo di questo accordo– commenta Carlo Robiglio – è la dimostrazione che il sistema bancario crede nella nostra realtà e nei nostri imprenditori ed è la prova di un impegno comune e continuato volto a cercare di trasformare l’emergenza in occasione di crescita. La fase economica che stiamo vivendo è certamente difficile, ma le nostre imprese hanno qualità e capacità imprenditoriali indiscusse: in questo contesto è fondamentale che le banche siamo a fianco delle aziende per supportarle nel nuovo scenario globale, aiutandole a fare in modo che i germogli di ripresa, che oggi si sono ormai moltiplicati, diventino velocemente solidi arbusti”.
“Il rinnovo dell’accordo tra Intesa Sanpaolo e l’Associazione Industriali di Novara – ha sottolineato Antonio Nucci- pone quest’anno l’accento su tutti i temi e le grandi sfide che l’attuale situazione congiunturale e la globalizzazione pongono alle imprese, in particolare alle Pmi italiane. Il sistema produttivo sa che per assicurare un futuro di successo alla nostra industria è necessario moltiplicare gli sforzi per affermare un nuovo processo di sviluppo che incida sulle aree formative, commerciali, organizzative, tecnologiche e dimensionali. Attraverso questo accordo Intesa Sanpaolo ribadisce la propria vicinanza alle imprese che vogliono crescere e affermarsi sia in campo nazionale che internazionale, mettendo a disposizione le proprie competenze, i propri servizi e ingenti risorse finanziarie per sostenere con decisione i progetti di sviluppo industriale”.
“Siamo al terzo rinnovodi un accordo – ha aggiunto Piero Boccassino –che ha dato risultati che all’inizio di questo percorso comune non era facile immaginare. Con Confindustria Piccola Industria lavoriamo insieme per trasformare l’emergenza in occasione di crescita. Se guardiamo alla realtà di ogni singola azienda possono emergere opportunità di crescita inesplorate, nuovi mercati su cui affacciarsi, progetti da realizzare, possibili alleanze. Un punto importante dell’accordo è l’impegno per la formazione e quindi per l’occupazione. Il momento è difficile ma le nostre imprese hanno qualità e capacità imprenditoriale indiscusse e intatte e noi faremo fino in fondo la nostra parte, mettendo loro a disposizione credito, conoscenza e vicinanza”.
Dopo la presentazione e la firma dell’accordo si è tenuto un Focus su Ricerca e Innovazione, a cura di Sandro Mellano e, in chiusura, Giuseppe Sozzi, della Direzione Marketing Imprese di Intesa sanpaolo, ha fatto il punto sulla moratoria imprese 2012.