Novara - Una cordata tutta novarese per rispondere al fenomeno della disoccupazione giovanile. La Provincia di Novara presenta il progetto “Ridare speranza”, che consente a 50 neolaureati di mettersi in gioco e mettere a disposizione delle migliori ...aziende competenze ed entusiasmo. Si tratta di stage semestrali con retribuzione di 6 mensilità e un rimborso spese garantito pari a 700 euro al mese. Ai giovani - in possesso di una laurea breve o specialistica conseguita presso l’Università degli studi del Piemonte Orientale e di età non superiore ai 29 anni - le aziende forniranno un tutor che li seguirà fino alla consegna dell’attestato, con tanto di valutazione finale. Nella speranza di poter proseguire il rapporto di collaborazione anche al termine del percorso formativo.
“La Provincia ha indetto un apposito bando sulla base di un’idea dell’Associazione novaresi dell’anno - ha commentato l’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Alessandro Canelli - e condivisa con gli Industriali di Novara e l’Università. Sono state quindi coinvolte Fondazione Bpn e Comunità del Novarese per reperire le risorse necessarie per avviare il progetto”.
Sono 234 i ragazzi che si sono candidati nei tempi previsti (marzo 2011) e hanno avuto accesso alle selezioni dei 50 partecipanti avviate dalla Società Unimpiego di Confindustria lo scorso giugno. Le facoltà di provenienza sono diverse: dalle materie scientifiche ed economiche, con età media dei candidati al di sotto dei 25 anni, e umanistiche, mediamente di 27anni. Altro dato interessante, la percentuale delle donne, il 71 per cento delle domande. Sono 47 i ragazzi che hanno ritirato la propria domanda dopo aver trovato autonomamente altre collocazioni, nella grande parte dei casi nel settore tecnico-scientifico. “Un’analisi accurata, molto utile anche alla nostra comunità per capire come invertire questa tendenza”, ha precisato l’Ad della Banca popolare di Novara, Domenico De Angelis, anche in qualità di Presidente dell’Associazione Novaresi dell’anno. “Questo progetto denota una proficua coesione territoriale - ha aggiunto De Angelis - e Bpn ha voluto partecipare attivamente non solo con il contributo della sua Fondazione, ma garantendo 5 percorsi formativi”. Anche il Presidente degli Industriali di Novara, Fabio Ravanelli, ha sottolineato l’importanza di un progetto che “va nella direzione giusta, avvicinando i giovani alle imprese”, mentre il preside della facoltà di Medicina dell’Avogadro, Mario Pirisi, in rappresentanza dell’Università, ha ribadito l’ambizione di crescita dell’Ateneo, “a partire, però, dal radicamento sul territorio, perché siamo orgogliosi dei nostri giovani”. Il Presidente della Fondazione Bpn, Franco Zanetta, ha quindi ringraziato Mariella Enoc, presidente Confindustria Piemonte e Domenico De Angelis, “per aver contagiato con il loro carisma tutti i soggetti coinvolti; così come la Provincia, che ha confermato l’importanza della collaborazione tra Pubblico e privato”. Il senatore Ezio Leonardi, Presidente della Fondazione Comunità del Novarese, ha invece sintetizzato l’innovazione di un intervento realizzato “nell’ottica di una sana programmazione in grado di prevenire l’insorgere del disagio economico, sociale e familiare”. Un concetto assai caro al Presidente della Provincia, Diego Sozzani, in questi giorni a Roma per impegni istituzionali: “Questa azione, assieme alle tante iniziative promosse dalla nostra Amministrazione - fa sapere il Presidente - dimostra che applicare il principio della sussidiarietà alla politica non solo è possibile, ma più che mai necessario alla luce delle scarse risorse economiche a disposizione, nonché decisivo per restituire al territorio il senso della comunità”.
I percorsi formativi cominceranno il prossimo 15 settembre. “Nei prossimi giorni - ha concluso l’assessore Canelli - pubblicheremo la graduatoria con l’elenco dei partecipanti, per poi comunicare le aziende dove andranno ad operare”.