Novara - “La legge di stabilità è insufficiente per affrontare la difficile situazione del Paese e non è in grado di dare la sferzata necessaria a far ripartire l’economia. Dalle anticipazioni appare un provvedimento che si caratterizza per la modesta entità degli importi e la polverizzazione degli interventi. Ci saremmo aspettati maggior determinazione nell’adottare le scelte necessarie a rimettere in moto investimenti e consumi. La pressione fiscale rimane elevata e anche l’intervento sul cuneo è ancora poco incisivo. Manca totalmente un’azione strutturale sulla spesa pubblica, la sola in grado di consentire tagli decisi alla pressione fiscale. Così come, per le imprese è ancora troppo modesta la riduzione prevista per i contributi sociali, con l’abbattimento delle tariffe Inail. Assente, inoltre, è qualunque intervento per diminuire l’imposizione sugli utili e ridurre strutturalmente l’Irap. Inspiegabilmente aumentano, invece, le difficoltà per ottenere la legittima compensazione dei crediti e permane il rischio di un ulteriore incremento dell’imposizione sugli immobili strumentali. Nel frattempo, ancora non c’è traccia dell’allineamento ai costi standard per Comuni e Regioni e per la sanità. L’ormai famosa siringa potrà continuare a costare da 0,6 euro a 2 euro, a seconda della regione. Diamo atto all’Esecutivo di essersi fatto carico del rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, degli incentivi per le ristrutturazioni in edilizia e dei problemi dell’autotrasporto. Da adesso in avanti ci sarà un duro confronto con Governo e Parlamento per ottenere le misure per rispondere alle sacrosante e vitali esigenze delle imprese artigiane”.
E’ il parere di Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e Confartigianato Imprese Piemonte, all’indomani della presentazione della legge di stabilità.