Novara - Lettera presidente Atc Piemonte Nord, Marco Marchioni: “Si chiude un anno complesso, dove sono emerse nostro malgrado nuove e imprevedibili criticità a minare la serenità dei nostri 60 mila utenti del quadrante. Pur tuttavia abbiamo proseguito, per quanto possibile, a investire grazie alle risorse – interne, della Regione e del Governo – allo scopo di migliorare lo stato dell’arte del nostro patrimonio immobiliare, che è in parte vetusto, oltre 15 mila tra alloggi, negozi e garage. L’edilizia popolare deve rispondere alle fragilità, ma assegnare una casa non basta più. Serve accompagnare queste persone dal punto di vista del lavoro, sociale, della salute e anche morale e occorre pianificare risorse costanti verso questo comparto anche nel medio/lungo periodo. La popolazione degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica ha subito nel tempo notevoli trasformazioni ed il recente sblocco dei fondi ex Gescal – che questa amministrazione regionale, per opera dell’assessore Chiara Caucino che ringrazio, è riuscita a ottenere – rappresenta un risultato importantissimo arrivato in un momento socialmente molto delicato dove, come noto, è aumentato in misura significativa il numero di famiglie che necessitano di una casa. Gli ex Gescal, oltre 10 milioni suddivisi sulle tre Agenzie, di cui circa 2 milioni e 500 mila euro sono andati al Piemonte Nord, ci consentiranno, tra le altre, di realizzare 32 alloggi nelle quattro province: 12 nel Novarese, 8 nel Vco, 6 nel Vercellese e 7 nel Biellese. Due le linee d’intervento: la prima volta all’efficientamento energetico, la seconda che riguarda opere di manutenzione straordinaria di singoli appartamenti attualmente non assegnabili per gravi carenze. A questi 10 milioni se ne aggiungono ulteriori 8, di accantonamenti, dei quali oltre 2 milioni e 650 mila euro a favore del Piemonte Nord. Dietro a questo risultato, va rimarcato, ci sono anni di lavoro. Grazie alla legge 80 lettera B ed ai fondi trattenuti della legge 513 si recupereranno altri 19 alloggi (12 nel Vco, 6 a Novara ed 1 a Biella); con sole risorse ex legge 513 ulteriori 8 appartamenti (tutti a Novara); grazie al Pnrr 32 alloggi in via S. Bernardino a Novara. Ultimo, ma non ultimo, è stato aperto il cantiere, fermo da oltre dieci anni, per tre nuove palazzine nelle ormai famose “piscine” di Cossato. Sono in tutto (tra ex Gescal ed altri fondi) 133 alloggi per quattro province che, salvo imprevisti, saranno pronti entro la fine del 2024, ma i primi già nel giro di pochi mesi. Pur avvicinandosi il S. Natale, periodo nel quale sarebbe auspicabile dare solo buone notizie, voglio qui porre, nuovamente, l’accento sul tema del rispetto della legalità, condizione essenziale non solo per garantire equità e giustizia nella gestione trasparente del patrimonio pubblico di edilizia residenziale pubblica ma, anche, per evitare situazioni di degrado che possono generare eventuali rischi per l’incolumità dei cittadini. L’edilizia popolare, non smetterò mai di ripeterlo, si rivolge e dovrebbe risolvere le situazioni di fragilità sociale più gravi; a persone che non sono in grado di affittare una casa ai canoni di mercato, figurarsi comprarne una. Altro aspetto importante – e collegato al tema della legalità – è quello della morosità. In un’ottica di giustizia sociale ed equità nei confronti di chi, nonostante le difficoltà, è in regola, proseguiremo con le ingiunzioni fiscali e le richieste di decadenza nei confronti di coloro i quali non pagano affitti ed utenze, mettendo così in difficoltà tutti gli altri. Infine, un cenno alla stretta attualità. In questi giorni ha suscitato dibattito la notizia dell’imminente approvazione della nuova legge sulla Casa in parziale riforma ed integrazione di quella vigente. Nello specifico il punctum dolens riguarderebbe i requisiti per l’accesso alle case popolari – requisiti che, ricordo, risalgono alle precedenti amministrazioni regionali di centro sinistra – che l’attuale giunta del governatore Cirio non vuole modificare, ma solo integrare con criteri di premialità sulla scorta di quanto annunciato a suo tempo dall’assessore Caucino con lo slogan “Prima i piemontesi”. Si prevede, infatti, l’assegnazione di un punteggio maggiore per l’inserimento in graduatoria a chi risiede in Piemonte da 15, 20 o 25 anni. Tenuto conto che la legge regionale Piemonte, rispetto ad altre regioni, prevede la possibilità assegnare, per i casi più gravi ed urgenti, in emergenza abitativa sino al 50% degli alloggi Erp appare evidente che la nuova proposta normativa non costituisca alcuna discriminazione ma, semplicemente, dia valore a chi, nel tempo, ha contribuito alla crescita della comunità piemontese, a prescindere dalla nazionalità”.