Novara - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta indirizzata da Roberto Leggero (associazione La Torre-Mattarella) alla ditta Vailog (che intende realizzare il complesso di Agognate): "Leggendo le proposte del project manager di Vailog, Giulio Della Torre, circa il futuro di Novara ci si chiede se ci sia ancora un'Amministrazione o se la gestione del territorio sia stata data in outsourcing a una ditta esterna. A Vailog, ma anche al Comune di Novara che ha sposato il progetto di cementificazione di Agognate e anzi se n'è fatto promotore, andrebbero rivolta una domanda. La Vailog e il Comune di Novara sottoscriveranno la Carta di Milano? L'Amministrazione novarese deve sapere che la sua firma sotto la Carta la impegnerà a rispettare alcune importanti dichiarazioni. Ad esempio quella che afferma come: “L’attività agricola sia fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità” oppure quella che ricorda come “siamo tutti responsabili della custodia della terra, della tutela del territorio e delsuo valore ambientale” o ancora quella in base alla quale è necessario “rappresentare le istanze della società civile nei dibattiti e nei processi di formazione delle politiche pubbliche”. Le migliaia di cittadini novaresi che hanno firmato contro il progetto di cementificazione di Agognate avranno finalmente soddisfazione? A Giulio della Torre manager di Vailog proponiamo di trasformare Agognate in un grande parco pubblico – intitolato al suo datore di lavoro – dove si coltivino canapa italiana e altre essenze utili alla produzione di materiali per edilizia di qualità e di biomassa. Questo business sarebbe davvero in linea con la Carta di Milano e le esigenze dei cittadini novaresi".