Novara - "Questa mattina - commenta la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Cristina Macarro - ho avuto la fortuna di conoscere i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo Tamini, la storica Verbano Trasformari caposaldo dell'industria novarese e non solo. Dopo che nel 2014 Terna Plus S.p.A., società controllata interamente da Terna S.p.A., ha acquisito interamente la società e nonostante la stessa Terna ai tempo dichiarasse che la Tamini poteva rappresentare "un'opportunità di valorizzazione di una storica realtà industriale italiana, riconosciuta come di eccellenza del settore elettrico in Italia e all’estero", negli ultimi giorni la proprietà ha comunicato praticamente senza preavviso che entro 75 giorni vi saranno 48 esuberi su un totale di 77 fra lavoratrici e lavoratori attivi nello stabilimento di Corso Risorgimento. Una situazione già di per sè insostenibile resa ancora più grave dal fatto che parrebbe che tali "esuberi" non godrebbero di alcun ammortizzatore sociale. L'ennesima "ristrutturazione" sule spalle di lavoratori e delle lavoratrici che hanno investito decenni nella propria azienda. Parlando con i ragazzi e le ragazze della Verbano una frase mi ha colpito fra le tante: "Non sono arrabbiato. E' come se fossi sfrattato da casa mia. Come se mi stessero privando della mia dignità". Il Movimento Cinque Stelle di Novara è vicino al lavoratori della Verbano e faremo tutto ciò in nostro potere per portare il loro caso in tutte le sedi istituzionali competenti in modo da poter restituire loro la dignità perduta".
A visitare il presidio dei lavoratori fuori dai cancelli dell'azienda di corso Risorgimento anche il candidato sindaco della Lega Nord, Alessandro Canelli, e il sindaco di Novara, Andrea Ballarè, che afferma: "Questa mattina ho incontrato, presso la sede dello stabilimento di corso Risorgimento, i lavoratori della Verbano Trasformatori, storica azienta elettromeccanica novarese, parte del gruppo Tamini, che dal maggio 2014 è stato acquisito da Terna spa. Lo stabilimento novarese conta 77 dipendenti. In questi giorni la proprietà ha dichiarato una rilevante situazione di esubero, che coinvolgerebbe 48 lavoratori. Ho ascoltato i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, acquisendo alcune informazioni sulla situazione dell'azienda, e mi sono impegnato ad attivarmi immediatamente a tutti i livelli per coinvolgere le altre istituzioni con l'obiettivo di salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali".
Intanto la società Tamini ha diramato una nota stampa nella quale si spiega che: "considerando il progressivo andamento negativo del mercato di riferimento negli ultimi anni, Tamini ha, con rammarico, individuato la necessità di avviare una procedura di riduzione del personale. Nonostante le azioni intraprese per cercare di ridurre i costi a tutti i livelli, infatti, risultano 48 i lavoratori considerati in esubero e non ricollocabili o riassorbibili in organico per ragioni economiche, tutti impiegati nello stabilimento di Novara. Lo stabilimento di Novara si occupa principalmente della produzione di trasformatori di potenza di media taglia, un segmento estremamente competitivo, con diversi costruttori sia nazionali che esteri a contendersi un mercato in cui Tamini, purtroppo, da alcuni anni non riesce ad essere competitiva, nonostante tutte le azioni di riduzione costi intraprese. Pertanto Tamini, una volta esaurite le commesse acquisite ed onorati gli impegni contrattuali assunti, ha programmato di uscire progressivamente da detto segmento e di cessare la produzione di trasformatori presso lo stabilimento di Novara. Risulta, pertanto, economicamente insostenibile una struttura sovradimensionata rispetto agli effettivi valori della produzione, così come l’adozione di misure di riduzione di orario e/o di altre misure a sostegno dell’impiego sono incompatibili con la cessazione di una parte delle attività. Presso lo stabilimento di Novara continuerà comunque ad essere attivo il reparto avvolgeria, eccellenza del sito produttivo, per la costruzione degli avvolgimenti per le altre fabbriche del gruppo. Il reparto oggi conta 29 risorse altamente qualificate. La Società si rende comunque disponibile da subito al dialogo con i rappresentanti sindacali, per valutare l’adozione di soluzioni e di strumenti che consentano di attenuare l’impatto economico-sociale della dichiarazione di esubero, fornendo supporto alla ricollocazione e alla riqualificazione dei lavoratori in esubero con strumenti che si discuteranno in sede di esame congiunto".