Novara - “La certificazione Deloitte, che spetta solo a chi ha dimostrato di avere i conti a posto, è conferma ulteriore della bontà dell’operato e gestione di questo Cda. Nessuno, però, canti vittoria: il momento storico è particolarmente difficile e il nostro lavoro verso la collettività che rappresentiamo, circa 60 mila inquilini nel quadrante, prosegue senza sosta”. Lo dichiara Marco Marchioni, presidente Atc Piemonte Nord, all’indomani della Pec da parte di Deloitte, una tra le prime società di servizi professionali al mondo, che ha sancito l’ottenimento – per il 3° anno consecutivo – del prestigioso certificato. “Lo scorso giovedì – dice Marchioni – il consiglio di amministrazione ha approvato il rendiconto finanziario 2021 con un utile di 1.184.972,92 e a stretto giro – sottolinea il numero uno dell’Agenzia territoriale per la casa – è arrivato il “marchio” Deloitte, a dimostrazione di come il lavoro prodotto da tutto il personale sin dal giorno del mio insediamento, nel novembre 2020, stia andando in una direzione corretta, nonostante uno scenario internazionale assai complicato che mette a dura prova tutti noi e, ancor di più, i nostri utenti che rappresentano una fetta di popolazione fragile più di altre”. Nella nota Marchioni, una volta fatto il punto della situazione, rilancia sugli obiettivi da raggiungere nel breve e medio futuro, insistendo su tre concetti: crescita, investimenti e progettazione. “Rigore nei conti e situazione economica solida e in costante miglioramento rappresentano certamente un buon punto di partenza – dice ancora Marchioni – pur tuttavia il lavoro che resta da fare è tanto. In questa fase storica è necessario più che mai sostenere gli utenti delle nostre case, a fronte del caro gas ed energia elettrica e per questo – si legge nella nota del presidente di Atc Piemonte Nord – rivolgo un nuovo appello al Governo appena nato affinché da un lato ci consenta di dare risposte concrete al problema degli eccezionali aumenti dei costi delle utenze e dall’altro proroghi la scadenza del Superbonus 110, offrendoci così la possibilità di realizzare tutti gli interventi di edilizia sociale residenziale messi in programma. Queste e altre soluzioni di buon senso per i nostri inquilini, che vivono in case spesso vetuste che sono patrimonio dello Stato – conclude Marchioni – significherebbero, in futuro, bollette meno onerose, oltre a maggior comfort abitativo e coesione sociale”.