Novara - E’ Michele Ragno, nominato dalla Provincia di Novara, il nuovo presidente della Fondazione Novara Sviluppo, realtà nata nel 2000 su iniziativa della stessa Provincia con l’obiettivo di sostenere realtà connesse con la ricerca scientifico-tecnologica e l’innovazione. Con decreto presidenziale firmato negli scorsi giorni, l’Ente ha infatti provveduto, come da statuto, alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che è oggi formato, oltre che da Ragno, da Rossella Marzi, e Antonio Piciaccia, ai quali si aggiungono Giovanni Rizzo (presidente uscente del vecchio Cda) e Roberto Franzo designati dal vecchio Cda della Fondazione.
Il componenti del nuovo Cda nominati dalla Provincia sono stati individuati all’interno di una rosa di nove candidati. Da parte della Provincia la scelta è stata motivata dalla volontà di privilegiare competenze ed esperienza: la Fondazione, che nella propria sede ospita da anni corsi di laurea di alcune Facoltà scientifiche dell’Università del Piemonte Orientale oltre a una quindicina di aziende e una ventina di start-up dedite alla ricerca e sostenute dalla stessa Fondazione, riveste infatti un ruolo ritenuto strategico per il futuro del territorio. Si tratta di un’Istituzione che, negli anni, ha saputo non solo produrre e sviluppare il sapere, ma che lo ha declinato in servizi di consulenza per le aziende novaresi e che ha anche divulgato temi di rilevanza scientifica attraverso diverse iniziative, creando occasioni di didattica e di cultura scientifica (come ad esempio il noto progetto “Chimica amica” rivolto ai bambini della Scuola primaria) e coinvolgendo un pubblico che spesso è andato al di là degli esperti e degli addetti ai lavori e diventando pertanto un punto di riferimento e un autorevole interlocutore dentro e fuori dalla realtà del Novarese.
Proprio per questa ragione e nell’ottica di un’ulteriore crescita anche dal punto di vista occupazionale (oggi, all’interno del Polo scientifico-tecnologico della Fondazione, sono complessivamente occupate circa duecento persone, la maggior parte delle quali è rappresentata da ricercatori), la Provincia ha scelto con attenzione per il nuovo CdA persone che potessero dare un fattivo contributo allo sviluppo della Fondazione.