Novara - La novarese Fandis Spa ha ricevuto una “menzione speciale” alla seconda edizione di “Mimprendo Italia”, il concorso incubatore di imprenditorialità promosso a livello nazionale dai Giovani Imprenditori di Confindustria e dalla Conferenza dei Collegi universitari di merito, alla cui fase finale ha preso parte, su 81 progetti inizialmente presentati, anche un'altra impresa novarese, la M. A. Elaborazioni di Miazzo Lorenzo & C. sas. L'edizione 2015 ha coinvolto 28 università di sette regioni italiane, con 29 team giunti alla fase finale (su 81 progetti presentati, di cui 35 poi sviluppati da 135 giovani universitari) grazie ad altrettanti progetti aziendali ad alto tasso di innovazione. «Ci congratuliamo con la Fandis – dichiarano il presidente e il direttore dell’Associazione Industriali di Novara, Fabio Ravanelli e Aureliano Curini – per questo importante riconoscimento, che va nella direzione di creare sinergie concrete tra formazione di alto livello ed esigenze delle imprese per lo sviluppo di progetti innovativi. Anche la presenza dello Studio Miazzo tra i finalisti testimonia la particolare sensibilità del territorio nel cogliere occasioni importanti come quelle rese possibile da “Mimprendo Italia”, che il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain ha saputo diffondere con convinzione fra le nostre aziende associate».
Il primo premio dell'edizione 2015 di “Mimprendo Italia”, pari a 10mila euro, è andato a un “fertirrigatore” a energia solare fotovoltaica controllato da un software sviluppato da un team di studenti dell’Università del Salento, mentre una delle due menzioni speciali per i secondi classificati (5mila euro ciascuna) è andata al progetto che Aldo Mancini e Maria Chiara Pieroni, provenienti da ingegneria gestionale e ingegneria biomedica del Politecnico di Torino, hanno inventato per la Fandis: un sensore che previene l’intasamento dei filtri impiegati per l’aerazione dei quadri elettrici industriali rilevando la quantità di sporcizia presente al loro interno, che non è attualmente disponibile sul mercato. “Le soluzioni individuate dal team – ha spiegato la Giuria di “Mimprendo Italia” – adottano tecnologie specifiche e rappresentano un elemento di grande novità per proteggere un elemento vitale per l’affidabilità della macchina su cui viene installato, la quale può avere una vita più lunga con consumi inferiori”.
«Sono davvero molto soddisfatto che questo progetto innovativo si stato sviluppato per un'azienda novarese – commenta il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain, Marco Caletti – e anche molto contento di avere introdotto, grazie al “team” del Ggi, questa competizione sul nostro territorio. Ritengo che si tratti di uno degli strumenti più efficaci per mettere in comunicazione scuola e lavoro, dato che per sei mesi gli universitari hanno affiancato gli imprenditori nello sviluppo di un'idea innovativa. Questo modo di lavorare introduce, inoltre, un vero e proprio “cambiamento di paradigma” nel processo di sviluppo dell'innovazione, perché per una volta non sono i giovani che hanno avuto un'idea, magari anche originale e innovativa, a dover cercare aziende con cui metterla in pratica o finanziatori per creare una “start up”, con tutte le difficoltà che questo comporta, ma la richiesta di sviluppare un nuovo prodotto arriva direttamente dalle aziende, con la consapevolezza di ciò che serve loro per davvero e di come il mercato può reagire a un eventuale successo della ricerca che viene avviata. L'auspicio è che le prossime edizioni di “Mimprendo Italia” possano vedere ampliarsi ulteriormente la componente novarese di un'iniziativa davvero originale nel panorama delle competizioni di questo genere, perché è basata su metodologie di valutazione orientate al merito e al risultato».