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Motoscafisti del Verbano potranno finalmente portare i turisti anche in acque svizzere

Fondamentale la nota di chiarimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, richiesta da Confartigianato a tutela degli operatori privati e per lo sviluppo dell’offerta turistica del territorio

Novara - Dopo oltre 10 anni di sospensione delle attività di trasporto passeggeri svolte degli imprenditori privati con natanti sul Lago Maggiore, i cosiddetti motoscafisti, una nota del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 2 maggio torna a stabilirne la possibilità, per l’anno in corso, previa verifica del semplice consenso – già richiesto - da parte dell’Autorità Svizzera. Confartigianato da anni si batte per ristabilire il dettato originario della Convenzione Italia-Svizzera sul tema e negli ultimi mesi ha intensificato la propria azione sindacale a tutela dei propri associati e, anche in vista dell’avvio della stagione turistica, per rispondere ad una forte domanda di mobilità che, se adeguatamente soddisfatta, avrà importanti ricadute economiche per tutto il territorio. Negli incontri avuti con la competente Direzione Generale per il trasporto marittimo e la navigazione delle acque interne del MIT, Confartigianato Trasporti e l’Associazione italiana di diritto della navigazione interna hanno ribadito l’urgente necessità di semplificare l’iter autorizzativo in favore degli imprenditori privati con imbarcazioni. 

Accogliendo tale posizione, la nota ministeriale a firma del Capo Dipartimento MIT Dott.ssa Mariateresa Di Matteo indirizzata all’ufficio della motorizzazione civile di Milano ristabilisce i termini della corretta procedura, che è previsto termini col necessario consenso anche da parte dell’autorità svizzera. 

“Questo provvedimento, se troverà come auspichiamo la positiva disponibilità elvetica, superando rigidità formali, potrà consentire alle nostre imprese di sviluppare l’offerta turistica di mobilità attraverso il lago” spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale “una possibilità attesa dagli oltre 70 operatori del Lago Maggiore che ora non possono soddisfare le richieste dei tour operator e dei turisti - soprattutto stranieri - in cerca di pacchetti viaggio personalizzati o per gruppi che prevedano il superamento del confine, partendo dall’Italia,  una limitazione non prevista per la navigazione di linea.

“La nota italiana mira a superare agevolmente una situazione paradossale creatasi in questi anni “spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale” Se tra Italia e Svizzera vige formalmente la libera circolazione delle persone, così non è per i passeggeri dei motoscafi del servizio pubblico non di linea. Grazie al decisivo intervento di Confartigianato a livello nazionale è finalmente arrivato l’atteso chiarimento che supera una interpretazione restrittiva della Convenzione italo-elvetica, che non consentiva la necessaria annotazione sulle licenze per i servizi transfrontalieri. Auspichiamo che, stante l’avviata stagione turistica, si giunga a conclusione di questa vicenda e invitiamo le imprese interessate a contattate le nostre sedi di Arona, Stresa, Verbania e Cannobio per il necessario espletamento formale rispetto alle loro licenze”.