Novara - Nel trimestre aprile-giugno la congiuntura industriale ha registrato una flessione nell’Alto Piemonte, con andamenti diversificati nelle quattro province che compongono quest’area. A livello complessivo la produzione evidenzia un calo del -2,3%, più alto della media regionale pari al -1,1%. Il dato di quadrante risente della forte contrazione del comparto tessile-abbigliamento (-8,6%) e, in misura minore, della metalmeccanica (-3,4%), non compensate dalle migliori prestazioni di alimentare (+2,4%) e chimica-gomma-plastica (+2,1%). L’andamento dei settori si riflette nei risultati dei territori, legati alle specializzazioni produttive locali: Biella registra il dato più al ribasso (-4,9%), Vercelli e Novara appaiono sostanzialmente allineate (rispettivamente -1,5% e -1,4%), mentre il Verbano Cusio Ossola esprime la flessione minore (-0,8%). Anche per quanto riguarda il fatturato si riscontra un calo generalizzato: -2,2% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -0,9% in riferimento al mercato interno e un -4,2% per quello estero. L’indagine del secondo trimestre 2024 ha visto complessivamente coinvolte 634 imprese, per un totale di oltre 24.000 addetti e un fatturato che supera gli 8,7 miliardi di euro.
«La produzione industriale è un dato letto sempre con molta attenzione perché dall’andamento dell’industria dipende circa un quinto di tutto il PIL del Paese» commenta Fabio Ravanelli, Presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Dallo scorso anno assistiamo ad un calo generalizzato dei consumi e delle esportazioni, particolarmente accentuato per alcuni comparti strategici per il nostro territorio, come il tessile-abbigliamento. Uno scenario che non riguarda solo l’industria italiana: segnali di una crisi ancora più seria arrivano anche da altri Paesi europei, a partire dalla Germania. In questo contesto l’Ente camerale conferma il proprio impegno concreto nel fornire iniziative e servizi per il tessuto produttivo del nostro territorio» continua Ravanelli. «Tra settembre e ottobre è prevista l’apertura di tre bandi per un totale di 550 mila euro di contributi a fondo perduto che andranno a sostenere la capacità competitiva delle nostre imprese, finanziando innovazione tecnologica, apertura sui mercati esteri, certificazione di eventi e raccordo tra scuola e lavoro».
FOCUS NOVARA – Nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero novarese registra complessivamente un calo della produzione industriale, con marcate differenze tra i diversi comparti. In particolare nel periodo aprile-giugno 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -1,4%, contro una media regionale del -1,1%. Dall’analisi per attività economica emerge come il quadro generale sia legato ai buoni risultati di alcuni settori produttivi, come la chimica-gomma-plastica che registra un dato del +7,7% rispetto al corrispondente periodo del 2023 e, in misura minore, l’alimentare (+4,2%). Al contrario risultano in calo il tessile-abbigliamento (-3,3%) e, in misura maggiore la metalmeccanica (-5,6%), nel cui ambito la rubinetteria-valvolame registra una più lieve contrazione (-2,1%). Il dato globale degli ordinativi risulta stabile sul versante interno (-0,1%), ma in calo su quello estero (-3,9%) con sensibili differenze tra i vari settori. Il fatturato complessivo risulta in lieve diminuzione (-1,6%), evidenziando una sostanziale stabilità sul versante interno (+0,4%) e una contrazione su quello estero (-4,8%).
FOCUS VERBANO CUSIO OSSOLA – Nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero del Verbano Cusio Ossola registra complessivamente un dato della produzione industriale in lieve contrazione, con marcate differenze settoriali. In particolare nel periodo aprile-giugno 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -0,8%, risultato allineato alla media regionale attestata al -1,1%. Il risultato è dettato da diversi andamenti: alla lieve crescita della metalmeccanica (+2,1%), nel cui ambito l’industria dei metalli registra un +3,2%, si contrappone il calo della chimica (-2,3%) e delle altre industrie manifatturiere (-2,9%). Stazionari gli ordinativi interni (+0,3%) ed in diminuzione quelli esteri (-4,3%), sebbene con differenze tra i vari settori. In calo il fatturato totale (-2,1%), con una flessione lieve per quello interno (-0,8%) e decisamente più marcata per quello estero (-6,4%).
FOCUS BIELLA – Nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero biellese registra complessivamente un calo della produzione industriale, con marcate differenze tra i diversi comparti. In particolare nel periodo aprile-giugno 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -4,9%, dato che colloca Biella all’ultimo posto della graduatoria piemontese, con una media regionale attestata al -1,1%. La scarsa dinamicità nel comparto tessile è un elemento comune a livello nazionale, penalizzando i territori che possiedono una forte vocazione produttiva, come quello biellese. A registrare la flessione maggiore è la tessitura (-15,2%), seguita dalla filatura (-13,3%) e dal finissaggio (-7,1%). Sostanzialmente stabili le altre industrie manifatturiere (+0,3%), mentre la meccanica (+3%) presenta l’unico dato in lieve crescita. Per quanto riguarda gli ordinativi, scende a livello generale la domanda dal mercato interno (-6,1%), cresce di poco quella dal mercato estero (+1,9%) con forti differenze tra i comparti e le classi dimensionali delle imprese. Segnali deboli anche per il fatturato, che registra una contrazione a livello totale (-4,1%), con cali sia per la componente interna (-4,4%) che per quella estera (-3,8%).
FOCUS VERCELLI – Nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero della provincia di Vercelli registra complessivamente un dato di generale contrazione, più marcata in alcuni settori. In particolare nel periodo aprile-giugno 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -1,5%, risultato poco al di sopra rispetto alla media regionale, attestata al -1,1%. L’unico settore a esprimere un dato in lieve crescita è quello dell’alimentare (+1,8%). Per quanto riguarda i due settori maggiormente rappresentativi si registra una diminuzione per il tessile-abbigliamento (-2,3%) e per la metalmeccanica (-2,9%), nel cui ambito il comparto rubinetteria e valvolame risulta in netta diminuzione del -8,8%. In evidente affanno anche la chimica (-5,3%). Poca la dinamicità espressa dagli ordinativi tanto dal mercato interno (+0,4%), che dal versante estero (+0,0%). Il fatturato totale risulta in lieve diminuzione (-0,4%), con una sostanziale tenuta di quello interno (+0,8%) e una diminuzione per quello estero (-2,3%).