Novara - Nel secondo trimestre del 2021 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli hanno messo a segno un buonissimo recupero, crescendo del +40,5% rispetto al secondo trimestre del 2020, fortemente condizionato dal blocco delle attività produttive conseguente alle misure di lockdown poste in essere per contrastare la diffusione del Covid19. Performance analoga per l’export complessivo nazionale, risultato in crescita del +49,1%. Osservando il dato relativo al primo semestre, le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono cresciute del +17,9% tendenziale; quelle italiane del +24,2%. Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, pari a 3,8 miliardi di euro nel primo semestre del 2021, risulta un incremento del +18% rispetto al primo semestre del 2020. In flessione appaiono solo il piccolo comparto del coke e prodotti petroliferi raffinati (-32,0%), quello più rilevante degli articoli farmaceutici e botanici (-8,4%) e gli articoli di abbigliamento (-3,6%); all’interno dell’aggregato prodotti tessiliabbigliamento-pelli-accessori, l’export di prodotti tessili cresce invece del +15,6%. Quanto agli altri settori manifatturieri, le performance migliori si registrano per i mezzi di trasporto (+45,4%); i macchinari e apparecchi (+30,7%), con al loro interno il comparto della rubinetteria e valvolame che mette a segno un +27%; i metalli di base e prodotti in metallo (+29,3%). Molto buona anche la crescita dell’export dei piccoli comparti dei computer, apparecchi elettronici ed ottici (+21,1%) e degli apparecchi elettrici (+19,4%). Gli articoli in gomma e materie plastiche crescono del +19,8%; le sostanze e prodotti chimici del +18,2%; i prodotti alimentari, bevande e tabacco del +14,4%; il piccolo comparto dei prodotti in legno, carta e stampa del +15,0%. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export manifatturiero delle due province, nel primo semestre del 2021 si osserva un incremento tendenziale del +20,7% delle vendite dirette all’interno dell’Ue-27 e del +14,3% verso i Paesi extra-Ue. Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 2,26 miliardi di euro, rappresentano nel primo semestre del 2021 il 58,9% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,58 miliardi di euro, equivalgono al 41,1% dell’export manifatturiero delle due province. Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel primo semestre del 2021 si evidenziano performance molto buone verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate, fatta eccezione per il Regno Unito, che flette del -3,5% ma guadagna comunque una posizione rispetto al primo trimestre dell’anno, posizionandosi quarto al posto della Spagna; e per la Svizzera, che flette del -43,9% conservando, tuttavia, l’ottava posizione. Gli incrementi maggiori dell’export si registrano verso la Cina (+45,1%) che guadagna tre posizioni, divenendo settima; il Belgio (+35,7%) che però retrocede dal nono al decimo posto; e i Paesi Bassi (+31,1%) che conservano la sesta posizione. Incrementi superiori al 20% sono messi a segno dalla Spagna (+29,1%), che perde una posizione divenendo quinta, e dalla Polonia (+24%), che da settima diviene nona. Infine, Germania, Francia e Stati Uniti, che conservano rispettivamente la prima, seconda e terza posizione registrano incrementi dell’export a loro volta pari al +15,1%, +15,8% e +12,6%. Verso questi soli 3 Paesi si dirige il 37,2% dell’export manifatturiero complessivo delle due province di Novara e Vercelli.
Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel primo semestre del 2021 il dato più evidente è nuovamente la forte crescita dell’import dalla Slovenia (+254,2%), che si conferma ottava nella classifica dei principali Paesi di approvvigionamento delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate. A seguire, gli incrementi maggiori dell’import sono stati registrati dalla Tunisia (+48%), che si reinserisce nella classifica dei primi dieci Paesi di provenienza delle importazioni delle due province, collocandosi in nona posizione (al posto della Romania); dalla Spagna (+40,8%), che perde tuttavia una posizione, divenendo settima; dalla Francia (+37,9%), che si conferma seconda; dai Paesi Bassi (+31,7%), che guadagnano due posizioni, divenendo quinti. Consistenti anche gli incrementi dell’import dal Belgio (+29%), che tuttavia retrocede di una posizione, divenendo sesto; dal Regno Unito (+25,4%), che si reinserisce al decimo posto della classifica dei primi 10 Paesi di approvvigionamento, scalzando la Polonia; e dalla Germania (+15,1%), che conferma il suo primato. Flette invece l’import dalla Cina (-21,7%), che si conferma terza; e dagli Stati Uniti (-15,5%), che mantengono la quarta posizione. Dai tre principali mercati di approvvigionamento delle due province (Germania, Francia e Cina) proviene il 44,9% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli.
Provincia di Novara - Osservatorio Macchine di impiego generale: nel secondo trimestre del 2021 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in crescita del +56%, registrando una performance migliore di quella già molto buona osservata a livello nazionale, pari al +47,2%; il dato relativo al primo semestre evidenzia una crescita del +31,1% a livello provinciale e del +27,5% a livello nazionale. Nel primo semestre del 2021 si registra un incremento dell’export verso tutti i principali mercati di destinazione dell’export novarese di rubinetteria-valvolame con, nuovamente, la sola eccezione della Spagna, verso la quale le esportazioni sono calate del -5,6% (il secondo trimestre ha tuttavia registrato una inversione di tendenza, evidenziando una crescita del +30,3%). Incrementi dell’export superiori al 40% si sono verificati verso la Russia (67,2%), che subentra alla Repubblica Ceca nella classifica dei primi 10 mercati di sbocco della rubinetteria novarese, collocandosi in nona posizione; la Grecia (+56,5%), che conserva la sua ottava posizione; gli Stati Uniti (+44,8%), che si confermano terzi; la Francia (+42,2%) che conserva il podio più alto; il Regno Unito (+41%) che mantiene il quarto posto. Aumenti maggiori del 20% si sono registrati verso il Belgio (+34,7%), che si conferma il quinto Paese di destinazione dell’export novarese di rubinetteria, e verso la Germania (+21,1%), che rimane seconda. Infine, l’export verso la Svizzera, che retrocede di una posizione collocandosi al decimo posto, registra una crescita del +13,8%; quello verso i Paesi Bassi, che rimangono sesti, una crescita del +12,5%. Riassumendo, verso i quattro principali mercati di sbocco (Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito) si dirige il 45,8% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame. Verso Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Russia e Svizzera, che seguono in quest’ordine nella classifica, si dirige il 19,1% dell’export provinciale, portando al 64,9% la quota complessiva di export diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.
Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento: nel secondo trimestre del 2021 si osserva un ulteriore calo tendenziale delle esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara (-19,9%), per quanto inferiore a quello registrato nel primo trimestre dell’anno (-45,3%); le 4 esportazioni nazionali sono invece cresciute del +64,6%. Considerando il primo semestre, le esportazioni provinciali risultano in flessione del -34,7%, quelle nazionali in progresso del +22,8%. Come già osservato nel Rapporto precedente, sul calo registrato a livello provinciale incide soprattutto l’autentico crollo dell’export verso la Svizzera (-94,1%): in valori assoluti, l’export verso la Svizzera di prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento è passato da 109,4 milioni di euro nel primo semestre 2020 a 6,4 milioni di euro nel primo semestre 2021; in altri termini, da primo Paese di destinazione la Svizzera appare ora il sesto mercato di sbocco del tessileabbigliamento novarese. Molto forte anche il calo verso il Regno Unito (-50,2%) che guadagna tuttavia una posizione, divenendo quarto. Più contenuta la flessione verso il Giappone che registra un -13,3%, passando dalla quarta alla quinta posizione. Quanto agli altri Paesi, si osserva un vigoroso aumento dell’export verso la Polonia (+77,6%), che sale di una posizione divenendo nona; verso la Germania (+48,6%) e la Spagna (+43,3%) che conservano rispettivamente la seconda e la terza posizione; verso la Corea del Sud (+46,0%), che perde tuttavia due posizioni divenendo decima, e la Tunisia (+42,3%), che ne perde altrettante divenendo ottava. L’export verso gli Stati Uniti, che salgono dalla nona alla settima posizione, cresce del +34,6%; quello verso la Francia, che si conferma sul podio più alto, aumenta del +19,4%. Riassumendo, i principali mercati di sbocco sono Francia, Germania e Spagna: verso questi soli 3 Paesi si dirige il 38,3% dell’export novarese di prodotti tessili e dell’abbigliamento. Seguono nella classifica, per valore di export, il Regno Unito, il Giappone, la Svizzera, gli Stati Uniti, la Tunisia, la Polonia e la Corea del Sud. Verso questi ultimi sette Paesi è diretto il 30,4% dell’export provinciale, portando a 68,7% la quota complessiva di export diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.