Novara - Nel terzo trimestre del 2017 l’export della provincia di Novara è aumentato dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, più della media nazionale, che è stata del 6,1%: lo rivelano i dati dell’“Osservatorio sull’export”, attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali di Novara. Nei primi nove mesi del 2017, invece, le esportazioni novaresi sono cresciute del 7,1% tendenziale mentre quelle italiane hanno registrato un incremento del 7,3%.
Considerando le sole esportazioni manifatturiere, nel periodo gennaio-settembre 2017 la provincia di Novara ha incrementato le vendite all’estero (complessivamente pari a 3,7 miliardi di euro di valore) del 7,1%. I settori che hanno registrato la maggiore crescita sono i prodotti petroliferi raffinati (+38,8%), il piccolo comparto degli apparecchi elettrici (+23,7%) e quello, più rilevante, delle sostanze e prodotti chimici (+21,6%). Sostenuta è stata anche la crescita del comparto “minore” del legno e prodotti in legno (+17,6%), degli articoli in gomma e materie plastiche, dei prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+11,6%), dei prodotti in metallo (+10,6%) e delle macchine e apparecchi (+9,8%). All’interno di quest’ultimo comparto le “macchine di impiego generale”, tra cui la rubinetteria e il valvolame, hanno incrementato il loro export del 6,1%. I settori in flessione sono stati invece quelli degli articoli farmaceutici (-31,9%), dei computer, apparecchi elettronici e ottici (-24,5%) e dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-4,6%). All’interno di quest’ultimo aggregato è cresciuto l’export del piccolo comparto dei filati di fibre tessili (+16,1%), mentre hanno registrato una flessione quello dei tessuti (-10,6%) e quello, più importante, degli articoli di abbigliamento (-13,2%). In lieve calo anche l’export di prodotti alimentari, bevande e tabacco (-0,2%).
«Riguardo alla ripartizione geografica – spiega il coordinatore della ricerca Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison – nei primi nove mesi dell’anno si sono registrati una crescita del 6,5% dell’export diretto all’interno dell’Unione Europea e dell’8% di quello diretto verso i mercati extraeuropei. Nel complesso le esportazioni verso i Paesi Ue, pari a 2,3 miliardi di euro, rappresentano nei primi nove mesi del 2017 il 62,6% dell’export manifatturiero novarese; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,4 miliardi di euro, equivalgono al 37,4% dell’export manifatturiero provinciale».
Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel periodo gennaio-settembre 2017 il dato più evidente è stata la forte crescita dell’export manifatturiero verso la Cina, che è raddoppiato (+100,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2016. Di rilievo anche la crescita dell’export verso i Paesi Bassi (+21,9%) grazie all’ottima performance (+83,5%) del terzo trimestre dell’anno. In aumento anche l’export verso i tre principali mercati di sbocco delle manifatture novaresi (Germania, +4,9%, Francia, +2,8%, e Svizzera, +2,1%) che nel complesso assorbono 1,4 miliardi di euro, cui si aggiungono la Spagna (+3,3%) e il Belgio (+1,8%). In flessione, invece, l’export verso il Regno Unito, la Polonia (entrambi -0,7%) e gli Stati Uniti (-4,2%).
L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi “Bric” evidenzia nel terzo trimestre dell’anno una crescita del 34,4% tendenziale, pari a 53,1 milioni di euro in valore. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi dell’anno indica una crescita ancor più significativa (+46,3%) e, nel dettaglio, un progresso del 25,1% nelle esportazioni verso la Russia, del 29,5% verso il Brasile, del 10,7% verso l’India e del 100,5% verso la Cina, che con 64,5 milioni di euro si conferma, tra i Brics, il principale Paese di destinazione; la Russia (49,1 milioni) mantiene il secondo posto, seguita dall’India (23,7 milioni) e dal Brasile (11,7 milioni). Nel complesso, nei primi nove mesi del 2017 l’export manifatturiero novarese verso i Brics ammonta a 148,9 milioni di euro.
Sul fronte delle importazioni manifatturiere il dato più evidente nei primi nove mesi del 2017 è la rilevante crescita dell’import dai Paesi Bassi (+122,6%), su cui ha influito il forte aumento registrato nel terzo trimestre. In crescita anche l’import dalla Tunisia (14,3%), dalla Germania (+11,1%), dalla Francia (+5,7%) e dalla Turchia (+1,4%). Flette invece l’import dal Regno Unito (-0,7%), dal Belgio (-2,4%), dalla Cina (-2,7%), dalla Spagna (-3,1%) e dagli Stati Uniti (-11,8%). La classifica relativa ai primi nove mesi del 2017 vede Germania, Stati Uniti, Francia, Paesi Bassi, Cina e Belgio con un import superiore ai 100 milioni.
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le “macchine di impiego generale” (rubinetteria e valvolame) e il “tessile-abbigliamento”, la ricerca riporta testualmente quanto segue.
«Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, il terzo trimestre del 2017 evidenzia una crescita dell’export pari al +4,8% a livello provinciale e al +5,9% a livello nazionale. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi indica un maggiore incremento delle esportazioni per la provincia di Novara, pari al +6,1%, mentre l’incremento per l’Italia nel suo complesso si attesta al +5,8%. Nei primi nove mesi del 2017 l’export novarese di rubinetteria e valvolame cresce verso tutti i principali Paesi di destinazione, fatta eccezione per il Regno Unito (-4,4%) e la Svizzera (-0,2%). Nel periodo considerato torna a crescere l’export verso gli Stati Uniti (+0,8%) che invece era apparso in flessione nei trimestri precedenti. Gli incrementi maggiori si osservano verso i Paesi Bassi (+16,2%), la Grecia (+12,8%), la Germania (+8,6%), la Russia (+7,7%) e la Spagna (+6,5%). Incrementi inferiori al +5% si sono registrati verso la Francia (+2,4%) e il Belgio (+0,8%). Relativamente all’export verso i Brics, le esportazioni di rubinetteria-valvolame pari a 33,3 milioni di euro, rappresentano nei primi nove mesi del 2017 oltre il 22% dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi, risultando in aumento del +17,5% e confermando, dunque, il buon andamento del settore emerso anche nei trimestri precedenti. Sono aumentate le esportazioni verso tutti e quattro i Paesi BRIC: l’export verso la Russia è cresciuto del +7,7%, quello verso il Brasile del +55,7%, quello verso l’India del +27,5% e quello verso la Cina del +22,9%. Tra i Brics è ancora la Russia il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (15,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), seguito dalla Cina (10,7 milioni di euro), dall’India (4,9 milioni) e dal Brasile (2,2 milioni)».
«Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il terzo trimestre dell’anno evidenzia un forte calo a livello provinciale (-11,5%) a fronte di una crescita del +2,2% a livello nazionale. Occorre tuttavia sottolineare che il forte calo tendenziale accusato dalla provincia di Novara è in gran parte spiegato dal picco di crescita registrato dall’export nel terzo trimestre del 2016 (105,7 milioni di euro). Se si guarda infatti alla dinamica congiunturale, il terzo trimestre del 2017 è quello che nell’anno presenta i più elevati valori di export: 93,5 milioni di euro, a fronte degli 86,6 milioni del primo trimestre e dei 91,2 del secondo. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi indica un calo dell’export pari al -8,7% per la provincia di Novara e una crescita del +2,8% per l’Italia considerata nel suo complesso. Quanto ai principali mercati di sbocco, il dato più evidente nei primi nove mesi del 2017 è la forte contrazione dell’export verso gli Stati Uniti (-41,9%) cui si aggiunge quella verso il Giappone (-24,9%) che vira in territorio negativo; ancora in calo l’export verso la Francia (-11,2%), la Turchia (-8,3%), la Svizzera (-6,3%), la Tunisia (-2,4%) e il Regno Unito (-0,6%). Prosegue, invece, la crescita dell’export verso la Romania (+11,4%), la Spagna (+8,1%) e la Germania (+5,1%). Quanto all’export verso i Brics nei primi nove mesi del 2017 appare in calo del -20,9% e pari complessivamente a 7,7 milioni di euro. Le esportazioni rallentano verso l’India (-4,9%) e la Cina (-45,1%), mentre crescono verso la Russia (+2,5%) e soprattutto verso il Brasile (+235,4%) che, tuttavia, rimane tra i 4 BRIC il Paese più marginale in termini di valori esportati dalla provincia di Novara (circa 200.000 euro). In seguito al forte calo registrato nell’export verso la Cina, la Russia diviene il Paese verso il quale si dirige il maggior export di tessile-abbigliamento della provincia (3,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), seguita dalla Cina (2,6 milioni di euro), che perde quindi il suo primato, e dall’India (1,6 milioni di euro)».