Novara - Nel trimestre luglio-settembre 2020 l’industria manifatturiera novarese ha evidenziato una calo della produzione del -4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una diminuzione del -5,9% del fatturato. Le variazioni, pur negative, evidenziano un rimbalzo significativo rispetto ai risultati del trimestre precedente, che avevano visto produzione e fatturato in discesa del -16%. Rispetto alle altre aree piemontesi che partecipano alla 196a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”, Novara si posiziona al quinto posto nella classifica decrescente delle performance provinciali relative alla produzione e al penultimo in quella del fatturato. Ad eccezione di Cuneo, tutti gli altri territori evidenziano flessioni, con intensità piuttosto diversificate, da cui discende una variazione media regionale pari al -2,4% per la produzione e al -1,5% per il fatturato.
L’indagine del III trimestre 2020 vede coinvolte nel Novarese 202 imprese, per un totale di oltre 10.800 addetti ed un fatturato superiore ai 3,6 miliardi di euro.
«A livello generale i risultati esprimono una diminuzione rispetto allo scorso anno, riconducibile alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19, ma nel contempo evidenziano un rebound notevole rispetto al trimestre precedente – commenta Maurizio Comoli, commissario straordinario della Camera di Commercio di Novara – L’andamento provinciale di produzione e fatturato si è riportato su flessioni più moderate, con variazioni in aumento per alcuni comparti: nello scenario attuale, particolarmente complesso e incerto, si tratta di indicatori che vanno letti con favore per l’avvio di una maggiore stabilità».
Settori - La diminuzione della produzione industriale novarese, pari complessivamente a -4,2% nel terzo trimestre 2020, discende da andamenti diversificati per i principali comparti di attività economica: in particolare si riscontra una contrazione moderata per il metalmeccanico (-3,1%) che risulta più significativa per la chimica-gomma-plastica (-7,7%), arrivando a toccare le due cifre per il tessile-abbigliamento (-10,2%). In controtendenza rispetto al quadro generale appaiono, invece, le performance delle rubinetterie, che mettono a segno una variazione convincente, pari a +5,7%, e dell’alimentare, che conferma il trend anticiclico con un +13,4%.
Fatturato - Considerazioni analoghe valgono sul fronte del fatturato: rispetto al terzo trimestre 2019 il valore complessivo delle vendite evidenzia una flessione del -5,9%. Anche in questo caso il dato risente dei cali evidenziati da metalmeccanico (-3,7%), chimica-gomma-plastica (-8,9%) e sistema moda (-12,3%%), cui si contrappongono le dinamiche positive messe a segno da rubinetterie (+5,1%) e alimentare (+8,2%). Lo scenario del fatturato relativo ai mercati esteri ricalca questi andamenti settoriali, con una diminuzione media comunque più contenuta che si attesta al -3,5%.
Nuovi Ordinativi - L’analisi della domanda evidenzia moderate diminuzioni sia delle commesse estere, in discesa del -2,4% rispetto all’anno precedente, sia di quelle interne, che diminuiscono del -1,3%. Dal punto di vista settoriale le rubinetterie confermano risultati favorevoli sul fronte domestico (+3,9%) e, ancor più, su quello estero (+5,1%), mentre gli altri comparti evidenziano o una sostanziale stabilità, come nel caso di alimentare e sistema moda, o flessioni perlopiù contenute.
Prospettive a tre mesi - A livello generale le aspettative degli imprenditori novaresi appaiono improntate alla cautela per il trimestre successivo alla rilevazione, vale a dire il periodo ottobre-dicembre 2020: circa un terzo degli intervistati ha espresso previsioni in ribasso rispetto ai principali indicatori, mentre poco più del 20% ne ha ipotizzato un aumento. Quattro intervistati su dieci hanno inoltre previsto un andamento stazionario di produzione, fatturato e ordinativi, con un quota maggiore in riferimento alle commesse proveniente dall’estero, attese in stabilità da oltre la metà degli intervistati.