Novara - “Senza sviluppo non si può fare impresa”, così il presidente della Provincia, Diego Sozzani, ha riassunto il messaggio alla base della mission di Fondazione Novara Sviluppo. “Una risposta concreta all’attuale contesto economico – ha proseguito Sozzani – che vede un preoccupante aumento della disoccupazione giovanile, alla luce di evidenti difficoltà a fare impresa”. Una scossa che la Fondazione, alla vigilia del terzo trimestre dalla presidenza di Maurizio Grifoni, è pronta a dare al territorio, puntando sulle vocazioni locali e sulla collaborazione tra imprese, università e istituzioni.
“In questi anni difficili sul mercato globale – ha precisato Sozzani – abbiamo fatto leva sull’eccellenza del made in Italy. Oggi, però, anche considerando il costo dei trasposti, i prodotti importati dai nuovi colossi dell’economia mondiale risultano sempre più competitivi, a fronte di un costante miglioramento del rapporto qualità/prezzo”. Ecco perché è necessario innovare e dare luogo a “una nuova politica industriale”.
La Provincia annuncerà a breve il suo Piano di Sviluppo, con nuove aree attrezzate e il potenziamento dei collegamenti con Malpensa, per una Novara sempre più internazionale. “In questo disegno – ha aggiunto il presidente Sozzani – si inserisce pienamente la Fondazione Novara Sviluppo, dove 200 addetti, giovani, studenti e imprese fanno sistema per ottimizzare i costi necessari allo sviluppo di nuove applicazioni, soluzioni e servizi nel campo della Chimica-farmaceutica”. Un legame, quello con l’Università del Piemonte Orientale, destinato a crescere ulteriormente con il passaggio della facoltà di Farmacia a Dipartimento. “Novara e Sviluppo, assieme al Piano industriale del Cim, alla Cabina di Regia delle grandi Opere tra Regione e Provincia di Novara e ai progetti di alternanza scuola-lavoro rappresenta quel salto di qualità della nostra offerta territoriale in grado di proiettarci verso un futuro meno incerto”, ha evidenziato il Presidente. “Del resto – ha concluso – potremmo anche noi battere cassa e lamentarci presso le sedi opportune, ma non possiamo restare fermi ad aspettare mentre il nostro tessuto socio-economico langue”.
Una presa di coscienza e un invito a “fare” che Fondazione Novara Sviluppo ha raccolto sin dal primo giorno del suo nuovo corso. “Due anni e mezzo fa – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro, Giuseppe Policaro – abbiamo ereditato una Fondazione chiamata semplicemente ad amministrare un edificio, pur bellissimo, come quello progettato da Renzo Piano nel quartiere di Sant’Agabio”. Oggi, tutte le imprese all’interno dell’incubatore della Fondazione vantano risultati in controtendenza rispetto al panorama dell’industria locale e regionale. “Un punto di riferimento per i giovani, per la ricerca e per la nostra economia”, ha confermato Policaro. “Per cambiare, la politica deve saper cogliere queste dinamiche e mettersi a disposizione delle imprese; ad esempio cambiando l’attuale concetto di formazione per erogare più risorse dirette e formare le professionalità sul campo”.
Una buona prospettiva anche per il settore delle “Scienze della salute”, così come lo definisce il Presidente di Novara Sviluppo: “Qui facciamo ricerca e condividiamo competenze e tecnologie; ma soprattutto – ha scandito Grifoni – ci mettiamo a disposizione delle imprese con attività di scouting, ricerca fondi, fabbisogno tecnologico e informatica”. Un modello che già ha richiamato l’attenzione di grandi multinazionali dagli Usa, dalla Spagna e dal Giappone. “Serve più spazio. Le stesse aziende incubate chiedono più servizi e infrastrutture”, ha manifestato Grifoni. “Ormai – ha concluso - siamo una community della scienza e della conoscenza”.