Novara - C’è grande attesa per il ritorno del festival dopo tre anni di stop a causa della pandemia. Dal 16 settembre al 2 ottobre in città e sul territorio i numerosi eventi di novarArchitettura 2022. In campo sempre l’Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e Vco con il prezioso contributo organizzativo del Comune di Novara. Come da tradizione il percorso di riflessione si apre ai cittadini offrendo un ricco programma sotto il cappello “IN\OUT Spazi e dispositivi per la città post-pandemica”. Venerdì 16 il momento di apertura: alle 19 in piazza Matteotti inaugurazione con passeggiata d’architettura (a seguire aperitivo presso il Quadriportico della Canonica). La manifestazione si svilupperà attraverso conferenze, incontri, mostre di architettura e fotografiche, installazioni e proiezione di materiale multimediale, visite guidate, performance e altri eventi legati al filo rosso. Gli eventi in programma si svolgeranno in diversi luoghi ed edifici storici novaresi che saranno tra loro legati da segni grafici riconducibili a un’unica immagine coordinata. L’obiettivo principale è quello di avvicinare i cittadini alle tematiche dell’architettura e dell’urbanistica, rendendoli partecipi del patrimonio architettonico della città e delle trasformazioni urbane in atto e in progetto. Il tema della manifestazione è IN\OUT, nella convinzione che abitare lo spazio significhi sempre più operare alla costruzione di estensioni, dispositivi, connessioni, che amplificano e realizzano significative relazioni tra architettura, luoghi e progetto, con particolare attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità energetica, ambientale e di rigenerazione sociale nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito. Il festival, giunto alla quinta edizione, accoglierà a Novara personalità di rilievo: tra queste Gianmatteo Romegialli, Stefano Pujatti, Beniamino Servino, Maurizio Carta, Marcella Minelli, Michela Pasquali di Linaria. Martedì a Palazzo Cabrino, sede del Comune di Novara, la conferenza stampa di presentazione. A introdurre il presidente del Consiglio comunale, Edoardo Brustia, in rappresentanza del sindaco Alessandro Canelli: «Riportare in città un evento dopo gli anni bui che abbiamo vissuto è fondamentale. Siamo orgogliosi di essere al vostro fianco collaborando a una rassegna che contribuisce a rendere accessibile a tutti l’architettura e il vostro lavoro come professionisti». Lucia Ferraris, presidente dell’Ordine degli Architetti: «Finalmente, anche se con un anno di ritardo sulla scadenza consueta, siamo riusciti a organizzare la rassegna che si contraddistingue per un elemento importante: vuole aprirsi alla città e ai cittadini. Sempre attiva la collaborazione del Comune nell’assegnazione degli spazi, nella disponibilità del personale e nell’ideazione di alcuni eventi. In questi ultimi anni siamo stati messi a dura prova dalla pandemia e da eventi che hanno reso difficile coesistere con un sistema che non mette in primo piano la qualità della vita: questo invece è il nostro obiettivo. Vorremmo che gli architetti fossero ricordati come i professionisti che hanno a cuore questo impegno nelle città e sul territorio. In primo piano ci deve essere l’individuo, l’essere umano». Ruggero Biondo, coordinatore della Commissione Cultura dell’Ordine, parla di «edizione particolare per una rassegna che ha sempre anticipato temi poi al centro del dibattito come riuso, territorio, andare oltre. Il festival 2022 vuole portare l’attenzione sull’uomo, allargare la discussione, che non è di nicchia, a chi architetto non è partendo dalla crisi pandemica per ragionare sul nostro modulo abitativo. IN\OUT rappresenta una interconnessione tra spazi interni ed esterni per uno spazio che torna a essere pubblico. Ponendo attenzione ai cambiamenti che saranno molto veloci nei prossimi anni, cambiamenti legati anche al benessere degli individui. L’uomo sia al centro del tessuto urbano e sociale». Per Federica Cornalba, segretario dell’Ordine, tante le parole chiave della rassegna: sinergia, apertura, città e società: «I nostri eventi si svolgeranno in diversi luoghi di Novara: nel centro storico, che sarà punteggiato da installazioni, mostre e conferenze, o a Casa Bossi quale occasione per riflettere sul patrimonio della città, ma per la prima volta si diffonderanno al di fuori dei suoi confini, arrivando a Omegna, nel segno delle eccellenze del nostro territorio e di una partecipazione attiva dei cittadini, attraverso gli eventi in programma in piazza Donatello. Dalla passeggiata di apertura al trekking urbano al walkshop fotografico tanti spunti per indagare il rapporto dei singoli spazi con l’architettura». Casa Bossi sarà uno dei quartieri generali del festival: «Gli eventi in programma nello storico edificio sono inseriti in un progetto che vuole valorizzare la figura di Alessandro Antonelli e la sua architettura come patrimonio dell’Ottocento e del nostro Paese – ha detto Lucia Ferraris –. Dal 1° ottobre l’immobile diventerà un cantiere, che si spera sia di bellezza, e l’Ordine ha intenzione di raccogliere il testimone dal Comitato d’Amore per portare avanti la ricerca della cultura antonelliana». La rassegna pensa anche ai bambini: «Come ogni anno - ha detto Cecilia Rosina – l’evento rivolto ai più piccoli è curato da Corrado Bonomi, importante artista novarese che fa parte del gruppo dei concettualisti ironici. Appuntamento il 24 settembre con il laboratorio creativo pubblicizzato nelle scuole primarie e medie della città: un’esperienza magica per compiere una missione speciale trasformando materiale da riciclo in manufatti creativi con umorismo». Il conto alla rovescia è iniziato. «Siamo i primi – ha concluso Biondo – ad aver ripreso il festival di architettura dopo la pandemia»: all’organizzazione hanno contribuito anche Daniele Moro, Marco Bozzola, Chiara Alberghina, Carlo Moletti, Simona Pruno e Tomas Ferrati oltre ai numerosi sponsor che rendono possibile la rassegna. Ora na.022 è tutta da vivere!
NOVARA ARCHITETTURA 2022 - IN-OUT
16.09
17.09
18.09
19.09
20.09
21.09
22.09
23.09
24.09
25.09
27.09
29.09
30.09
01.10
02.10