Novara - Il funzionamento del Collegio di disciplina territoriale, la formazione continua obbligatoria, i meccanismi dell’Asse.Co e la Commissione di Certificazione sono stati i temi caldi trattati durante l’Assemblea dei soci dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Novara che si è tenuta Venerdì 30 ottobre. Ad aprire i lavori è stato il presidente Bartolomeo La Porta che ha illustrato la sua relazione, quella del Collegio dei Revisori e ha esplicitato il bilancio preventivo per il 2016 che è stato approvato dall’Assemblea. Successivamente sono stati approfonditi alcuni temi. Il primo è stato quello dell’istituzione e del funzionamento dei Consigli di Disciplina presso gli Ordini territoriali a cui sono affidati i compiti d’istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo. Il Consiglio di disciplina cui fa capo l’Ordine di Novara e di cui Stefano Mazza è stato eletto Presidente, si occuperà delle eventuali inosservanze commesse dagli iscritti presso gli Ordini di Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Biella. In passato era il Consiglio dell’Ordine stesso ad occuparsi direttamente delle sanzioni mentre oggi il Consiglio Provinciale accoglie la segnalazione per poi “passare la palla” al Consiglio di Disciplina, in un’ottica di maggior condivisione e trasparenza.
Sul tema della formazione continua è stata ribadita la necessità, da parte di ciascun professionista, di raggiungere i 50 crediti in due anni (regola che oggi vale anche per gli ultrasettantenni) e illustrato in nuovo sistema di acquisizione dei crediti attraverso la partecipazione a convegni o seminari organizzati esclusivamente dagli Ordini o da enti accreditati dal Consiglio Nazionale.
Per quel che riguarda la Commissione di certificazione, conciliazione ed arbitrato istituita presso il Consiglio dei Consulenti del lavoro di Novara, il Presidente ha ricordato i compiti attribuiti ad essa dal Jobs act, con particolare riferimento alla possibilità di conciliazione agevolata inerente ai licenziamenti dei lavoratori assunti con il cosiddetto “contratto a tutele crescenti”, l’assistenza durante le procedure di stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi o in caso di demansionamento, come previsto dall’art. 2103 del codice civile, recentemente modificato dal governo Renzi.
L’Assemblea si è chiusa con un intervento sulla nuova procedura di Asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro. In sintesi, l’Asseverazione costituisce una sorta di “bollino blu” che le imprese possono ottenere attraverso la Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dei consulenti del lavoro, con l’ausilio di un consulente del lavoro “asseveratore”. L’impresa, per ottenerla, deve autocertificare l’assenza di illeciti in relazione alle normative sull’orario di lavoro, sul lavoro minorile, sul lavoro nero, sulle norme di sicurezza e sulla corresponsione della retribuzione. Il consulente del lavoro asseveratore, invece, deve verificare la correttezza degli adempimenti contributivi dell’impresa e la regolare corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti.
L’elenco delle imprese asseverate è disponibile sui siti internet del Ministero del Lavoro e del Consiglio Nazionale dei Consulenti del lavoro e può essere utilizzato, ad esempio, nell’ambito degli appalti privati, ai fini della verifica del regolare comportamento dell’impresa. Inoltre, il personale ispettivo ne tiene conto, in caso di eventuali accertamenti nei confronti dell’impresa stessa. Il Presidente La Porta ha, poi, concluso l’Assemblea con il ringraziamento a tutti i colleghi presenti in sala e l’arrivederci al mese di dicembre per la tradizionale Cena degli Auguri.