Novara - Saranno 4.170 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per agosto 2022, poco più del 21% del totale della Regione Piemonte. Pur con le inevitabili differenze a livello provinciale, tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, ovunque uguale o superiore all’80% sulle entrate previste, di contratti a termine, la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (percentuale che varia dal’8% di Verbania al 10% di Vercelli) e la richiesta di esperienza professionale specifica o quantomeno nello stesso settore nella stragrande maggioranza delle entrate. Nonostante le diverse vocazioni economiche, in linea generale sono i settori del turismo e ristorazione, del commercio e dei servizi alle persone a esprimere una consistente parte della domanda di lavoro nelle quattro province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Provincia di Novara - Le entrate programmate ad agosto 2022 sono 2.190; per il 13% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’87% saranno a termine. Si concentreranno per il 50% nel settore dell’industria (comprese le costruzioni) e per il 55% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%). L’ 8% delle entrate sarà destinato a personale laureato. Una quota del 37% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. In 34 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. I settori ad esprimere il più alto fabbisogno sono quelli delle industrie chimiche-farmaceutiche (340 entrate previste) seguito dal commercio e dai servizi di alloggio e ristorazione (260 in entrambi i settori), dalle industrie meccaniche ed elettroniche (240) e dai servizi alle persone (230).
Provincia del Verbano Cusio Ossola - Le entrate programmate ad agosto 2022 sono 670; solo per il 15% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’85% saranno a termine. Si concentreranno per l’79% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%). Solo il 6% delle entrate sarà destinato a personale laureato. Una quota del 31% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. In 40 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (280 entrate previste), seguito a distanza dal commercio (90), dalle costruzioni e dai servizi alla persona (60 entrate in entrambi i settori) e dalle industrie metallurgiche (50).
Provincia di Biella - Le entrate programmate ad agosto 2022 sono 610; per il 20% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’80% saranno a termine. Si concentreranno per il 65% nel settore dei servizi e per il 58% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%). Il 13% delle entrate sarà destinato a personale laureato. Una quota del 33% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. In 49 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (100 entrate previste), seguito dai servizi alla persona (90), dal commercio (80), dalle industrie tessili (70) e dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (50).
Provincia di Vercelli - Le entrate programmate ad agosto 2022 sono 700; per il 19% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’81% saranno a termine. Si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%). Il 10% delle entrate sarà destinato a personale laureato. Una quota del 32% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. In 41 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (160 le entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (120), dai servizi alle persone (90), dalle costruzioni e dalle industrie meccaniche (60 in entrambi i settori).