Novara - (i.p.) L’espandersi dei mercati mondiali e soprattutto l’armonizzazione della globalizzazione hanno fortemente incrementato gli scambi tra Paesi comunitari ed extra comunitari. Focalizziamo gli scambi comunitari e poniamo l’attenzione su uno degli aspetti burocratici da non sottovalutare per poter iniziare a lavorare correttamente sul mercato dell’Unione Europea. Prima di tutto ci si deve iscrivere al VIES. Ma che cos’è il VIES? Il VIES è letteralmente un sistema di scambi automatici tra le Amministrazioni finanziarie degli Stati membri dell'Unione Europea in materia di IVA.
Per gli amici è un semplice registro istituito presso l’Agenzia Entrate a cui ci si deve iscrivere per poter fare operazioni con gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Ciò vuol dire che se non mi iscrivo non posso fare operazioni con gli Stati Europei? La risposta è NO… in realtà potrò fare comunque le operazioni ma NON potrò detrarre l’IVA dell’acquisto.
Debbo però far notare che il semplice cittadino privato non titolare di partita IVA non deve fare alcuna iscrizione a nessun registro; questo perché gli verrà applicata l’aliquota IVA dello Stato fornitore e perché, poiché l’IVA è un’imposta che grava sul consumatore finale, non chiederà di portarsi l’IVA a credito.
Come faccio a verificare l’iscrizione della mia partita IVA al VIES? L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un semplice ed intuitivo servizio all’interno del proprio sito.
Basta inserire lo stato a cui appartiene la partita IVA ed il numero della stessa. Il servizio è chiaramente utilizzabile anche per verificare la partita IVA dei miei clienti. Mi servirà per capire se devo emettere una fattura con aliquota IVA italiana o devo emettere una fattura senza IVA.
Le aziende che risultavano già operative al 31 maggio 2010 sono automaticamente inserite nel VIES, a condizione che abbiano presentato modelli INTRASTAT nel 2009 o nel 2010 e abbiano trasmesso la dichiarazione IVA2010 per l'anno 2009. In caso di inizio attività, tra il 31 maggio 2010 e il 28 febbraio 2011, l'inserimento automatico è previsto solo se sono stati presentati elenchi INTRASTAT per il secondo semestre 2010.
Se non sono iscritto? Qualora la mia partita IVA non fosse inserita in questo registro allora potrò effettuare l’iscrizione, con un apposito modello direttamente in Agenzia Entrate, oppure inviandolo con raccomandata AR o tramite PEC (in caso di PEC attenzione alle problematiche di firma digitale).
Dal momento in cui ho presentato la domanda devo attendere 30 giorni e dal 31° in poi posso effettuare la mia operazione con l’altro Stato Europeo.
Nota positiva è che non ci sono costi fissi per effettuare l’iscrizione (eventualmente il costo della raccomandata). C’è solo un impegno temporale che potrebbe essere tradotto in soldi qualora decidiate di far presentare l’iscrizione dal vostro consulente.
ATTENZIONE! L’iscrizione al VIES decade dopo un anno in automatico se non vengono fatte operazioni con l’estero da dichiarare con modello INTRASTAT.
ATTENZIONE! Come illustrato da “Il Sole 24 Ore” in “L’Esperto Risponde” del 24/12/2012, la mancata iscrizione al VIES non è sanabile! Questo significa che non posso fare la mia operazione intracomunitaria e poi iscrivermi al VIES!!! Ma bensì l’ordine delle operazioni deve essere inverso con tanto di 30 giorni di attesa.
ATTENZIONE! Anche i contribuenti minimi sono tenuti a presentare la richiesta di iscrizione al VIES se fanno acquisti intracomunitari di beni e servizi.
A seguito di quanto esposto mi preme far ragionare sul fatto che prima di effettuare acquisti all’estero è bene fare due calcoli su quanto sia l’effettivo guadagno, soprattutto per acquisti di importi modesti poiché tra consulenti per presentazione intrastat e iscrizione al vies si rischia di spendere più di quello che si è risparmiato. Chiaramente coloro che acquistano all’esterno per motivi di qualità e NON per motivi economici non devono dar peso all’esborso monetario.
Dott. Andrea Comoglio
Studio Commercialista Sais