Novara - «Siamo molto soddisfatti per la decisione della Commissione europea sulla riduzione dei debiti commerciali della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e sulla necessità di riportarli a livelli fisiologici in tempi brevi. Questo allentamento dei vincoli al Patto di stabilità, che considera come un suo “fattore attenuante” la liquidazione dei debiti commerciali, consentirà alle amministrazioni pubbliche di onorare i propri impegni e potrà avere effetti positivi sul sistema economico e sui bilanci aziendali, favorendo l’erogazione del credito e i nuovi investimenti». Lo dichiara il presidente della Sezione Edili dell'Associazione Industriali di Novara, Emilio Brustia (nella foto). «Dopo le lunghe battaglie che abbiamo condotto come Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) – spiega Brustia – si sta finalmente concretizzando la prima vera occasione per superare i vincoli del Patto di stabilità. È ora necessario proseguire nella mobilitazione per fare in modo che le istituzioni italiane colgano senza indugio questa occasione, pagando rapidamente tutti debiti maturati nei confronti delle imprese. A tal proposito ricordo che l’Ance ha deciso di aderire all’iniziativa organizzata dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani che si terrà a Roma il 21 marzo prossimo, proprio per ribadire la richiesta di un provvedimento d’urgenza per sbloccare rapidamente i pagamenti e interrompere la lunga serie di fallimenti di imprese edili. Il mondo delle imprese ha già pagato un prezzo molto alto. L’alibi delle pubbliche amministrazioni per non pagare i lavori già eseguiti, che per le imprese di costruzione ammontano a oltre 19 miliardi, è caduto. Ora serve una risposta immediata da parte del governo».
«Il provvedimento annunciato dai vicepresidenti Rehn e Tajani – aggiunge il presidente dell'Ain, Fabio Ravanelli – è un primo importante passo nella giusta direzione e recepisce correttamente la richiesta di Confindustria, che era stata anche inserita tra le principali proposte del “Progetto per la crescita” sottoposto alle forze politiche in occasione della recente tornata elettorale. A questo punto diventa di estrema importanza cogliere rapidamente l'opportunità riconosciuta dalla Commissione europea e auspico che il governo e il parlamento italiani seguano quanto prima la strada indicata da Bruxelles, adottando un provvedimento d’urgenza per sbloccare i debiti e garantire una quanto mai necessaria e ineludibile “boccata d’ossigeno” al mondo delle imprese».