Novara - Artigiano, territorio, cultura: un percorso di valorizzazione per tutto il Piemonte, dentro al format del cibo e alla cornice del Salone del Gusto, che ha richiamato a Torino un numero enorme di visitatori, coinvolgendoli con la nuova formula open air. E’ questa il progetto di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, sviluppato con il supporto della Regione Piemonte e orientato al mercato cinese, che con il titolo di “Fashion tour sulle vie dell’acqua e del riso” ha coinvolto le aziende artigiane piemontesi della moda ma che non ha trascurato il cibo e, anzi, si conferma e si propone con un format adatto anche in questo settore, come è stato evidenziato nella presentazione, nella Sala Stampa della Regione Piemonte, con il riferimento di “Percorsi del gusto”. Dopo i saluti istituzionali, l’introduzione a cura dei dirigenti della Regione Alessandra Semini e Gianni Menino, che hanno rimarcato l’importanza del progetto e il suo carattere innovativo (individuato nel portare nei laboratori artigiani e sul territorio blogger cinesi che con gli strumenti dei social hanno moltiplicato per decine di migliaia di I like il gradimento per l’artigianato made in Italy) ha ribadito l’importanza del mercato cinese per la nostra economia.
Il progetto è stato illustrato da Alessandro Scandella, responsabile dei servizi di internazionalizzazione di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale: “Quindici aziende coinvolte, tra artigiani della moda, del cibo; strutture ricettive, tour operator per un progetto estendibile dal fashion al food, e già come Confartigianato abbiamo operato in tal senso, portando il meglio del nostro agroalimentare a Praga e Vienna, promuovendo il territorio, il Piemonte”.
Sullo strategico legame con il territorio è intervenuta Maria Rosa Fagnoni, presidente ATL Novara, che ha portato l’attenzione sui percorsi antonelliani che come ATL ha promosso. Architettura, ma non solo: “Attraverso i percorsi antonelliani abbiamo letto e proposto l’Ottocento; ma il territorio propone molto altro, come – parlando di cibo – la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, che è presidio slow food”.
Come best case legati al progetto, sono intervenuti Paolo Ferla, tour operator; e Roberto Mazzeo, artigiano, entrambi partecipanti al progetto. Ferla ha sottolineato come sia vincente fare squadra fra soggetti diversi ma unitamente impegnati su progetti comuni; Mazzeo, premettendo che per l’artigiano l’importante è metterci il cuore, ha spiegato come lui stesso stia proseguendo nei contatti intrapresi grazie ai blogger cinesi che hanno postato i suoi lavori di pelletteria.
I saluti di Confartigianato sono stati portati dal direttore Amleto Impaloni (nella foto) che ha ricordato le recenti iniziative per portare all’estero le aziende artigiani, progetti fino a poco tempo fa impensabili ma che oggi, grazie a sinergie e professionalità, sono pratica comune. Al termine, degustazione dei prodotti del territorio elaborati dal Ristorante so-far di Torino.