Novara - Coraggio, tenacia e gioco di squadra: queste le doti messe in luce dalle imprese vincitrici del concorso “Premio Impresa Femminile Singolare – 2a Edizione” che sono state premiate mercoledì 18 dicembre alla Camera di Commercio di Novara.
Rossana Maglieria di Facchi Rossana di Oleggio si è aggiudicata il premio per l’originalità dell’attività svolta, Carraro S.r.l. di Paruzzaro per il carattere internazionale d’impresa, Airoldi Alessandra di Novara per il servizio offerto alla clientela.
L’iniziativa è stata promossa dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, in collaborazione con l’Ente camerale e la Consigliera di Parità e con il patrocinio di Provincia e Comune di Novara.
«Gli imprenditori, insieme ai lavoratori, si trovano a vivere una situazione di grave disagio – ha esordito Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – L’assoluta mancanza di considerazione del loro ruolo di generatori di ricchezza e benessere richiede un’azione coesa da parte di tutti, a partire dalle associazioni datoriali». Criticità condivise anche dalla presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile Anna Ida Russo: «Fare impresa in Italia oggi non è facile, soprattutto se si è donne; quando poi le iniziative vengono promosse a favore del territorio sono ancor più meritevoli. Tanti piccoli gesti concreti farebbero la differenza – ha aggiunto Russo – Per questo abbiamo deciso di premiare le imprese vincitrici regalando loro un corso di formazione».
La presidente ha consegnato due ulteriori riconoscimenti: l’impresa Cavanna S.p.A. di Prato Sesia è stata premiata per il miglior progetto di responsabilità sociale, mentre Carla Ceriotti della Riseria Ceriotti S.r.l. di Novara si è distinta in qualità di miglior manager donna.
Nel corso della cerimonia è stato inoltre attribuito il premio speciale “Pari Opportunità al lavoro”, messo a disposizione dalla Consigliera di Parità di Novara Anna Colombo ed assegnato all’impresa Rossana Maglieria per le efficaci politiche di conciliazione dei tempi di vita e lavoro attuate a vantaggio delle dipendenti. «Ci auguriamo – ha sottolineato Colombo – che in futuro tali riconoscimenti non servano più e che le politiche di conciliazione diventino la normalità».
Anna Maria Mariani, assessore provinciale all’istruzione e pari opportunità, ha aggiunto: «La classe politica ha sicuramente delle responsabilità: spero che coloro che si trovano ai vertici del sistema compiano un’autocritica e diventino sempre più consapevoli che la tutela dei lavoratori passa per la tutela degli imprenditori».
L’assessore comunale al Commercio Sara Paladini si è così rivolta alle premiate: «Siete la fotografia migliore del Paese: vi ringrazio perché le vostre cinque storie, diverse, ma unite dall’operosità e dalla qualità, sono un esempio positivo di imprese che credono e investono, lasciando un’eredità importante nel nostro territorio».