Novara - È partita dalla sede dell’Ordine Architetti PPC Novara VCO la presentazione dell’ultimo volume, il CX, del Bollettino Storico per la Provincia di Novara a cura della Società Storica Novarese. Riservato ai rappresentanti del settore, l’incontro, come ha sottolineato la presidente Lucia Ferraris, si inserisce «nell’attività di comunicazione culturale che vuole offrire iniziative ed eventi anche non strettamente legati alla professione. Abbiamo accolto molto volentieri la proposta del direttore del Bollettino, Sandro Callerio, perché il suo saggio, che chiama in causa la storia del ventennio culturale di Novara e del territorio, offre tanti spunti di interesse». Al centro della pubblicazione (che dopo l’estate sarà oggetto di presentazione pubblica), c’è il sodalizio tra l'architetto verbanese Gino Franzi e gli ingegneri novaresi Mario Martelli e Wilelmo Torri, uno degli esempi più efficaci per la comprensione della vita professionale novarese degli anni Trenta del Novecento.
«Lo scorso anno la Società Storica Novarese, una delle realtà più antiche di Novara, ha celebrato i 100 anni di vita – ha detto il presidente Paolo Cirri – ma a causa della pandemia la ricorrenza non è stata celebrata. Il nuovo numero si segnala per l’importanza del contenuto perché mette in evidenza l’operato di figure rilevanti per Novara ma che sono state un po’ dimenticate». È Callerio l’autore del saggio dedicato a Franzi, Martelli e Torri. La ricerca compiuta dal direttore del Bollettino permette di ricostruire l’attività dei professionisti che, poco più che trentenni, si presentano alle luci della ribalta con una serie di progetti. «La fortunatissima disponibilità dei documenti di Mario Martelli, romentinese, ha permesso la puntuale ricostruzione di due episodi particolarmente significativi: la vicenda del concorso per la redazione del Piano Regolatore cittadino del 1933 e quella della costruzione della “Casa del Littorio” di Oleggio. Per il concorso del Prg, in cui si classificano al quarto posto, si associano a una figura più esperta, l’ingegner Antonio Ceresa. La corrispondenza tra Franzi, che abita a Roma, e i due novaresi ci consente di ricostruire il contributo di ogni professionista alla definizione del progetto: grazie all’efficienza del servizio postale i plichi vengono consegnati in 24 ore da Novara a Roma e viceversa». Il concorso ha una coda inaspettata, con tanto di ricorso al Prefetto da parte dell’ingegner Giuseppe Bronzini ancor prima della pubblicazione ufficiale dell’esito, e questo elemento aggiunge maggior interesse all’intera faccenda, da scoprire e approfondire anche per verificare come «alcune delle suggestioni per il centro storico, presenti nel progetto, siano state riprese nei piani successivi. Quanto pubblicato nel Bollettino costituisce solo il primo passo di una più articolata ricerca tendente a ricostruire, nella sua integralità la vita professionale di Gino Franzi».
Il volume della Società Storica presenta infine, riprendendo lo spirito della rubrica “Thesis” degli anni ‘80 e ‘90, i lavori di due giovani ricercatori: un breve studio di Bambina Chiavelli su Luigi Camoletti, autore drammatico, e un saggio di Vito Nardulli dal titolo “Nascere servito e vivere per servire. La carriera politica di Giuseppe Benedetto Maria Tornielli prefetto e nobile di camera”, frutto della rielaborazione del proprio lavoro di tesi. Alberto Viarengo e Luigi Simonetta, membri della Società Storica Novarese (rispettivamente consigliere e segretario tesoriere), ne hanno illustrato il contenuto, mettendo in evidenza gli elementi di novità emersi dalla ricerca storica. Ancora nel segno di una Novara da scoprire attraverso i suoi protagonisti del passato.
Nella prima foto da sinistra Sandro Callerio, Lucia Ferraris, Paolo Boroli (vice presidente della Società Storica Novarese), Paolo Cirri, Luigi Simonetta e Alberto Viarengo