Novara - Sono 5.260 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di febbraio 2022, poco meno del 20% delle entrate complessive previste a livello regionale. Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono la quota limitata di imprese che esprimono un fabbisogno occupazionale (percentuale che varia dal 16% di Novara al 13% di Verbania); l’alta percentuale, ovunque superiore al 70%, di contratti a termine, e la richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro. Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono il settore del commercio e quello dei servizi di alloggio e ristorazione a esprimere una consistente parte della domanda di lavoro nelle quattro province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
PROVINCIA DI BIELLA - Le entrate programmate a febbraio 2023 sono 890; nel 25% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 75% saranno a termine. Si concentreranno per il 53% nel settore dei servizi e per il 69% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 18% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%). In ben 61 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 14% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 34% delle entrate complessive riguarderà invece giovani con meno di 30 anni. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello delle industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature (200 entrate previste), seguito dal commercio (150), dai servizi di alloggio e ristorazione (110), dai servizi alle persone (100) e infine dalle costruzioni (90).
PROVINCIA DI NOVARA - Le entrate programmate a febbraio 2023 sono 2.570; nel 22% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 78% saranno a termine. Si concentreranno per il 56% nel settore dei servizi e per il 58% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%). In 51 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. L’11% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 34% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (380 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (350), servizi alle persone (280), industrie chimico-farmaceutiche e industrie meccaniche ed elettroniche (260).
PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA - Le entrate programmate a febbraio 2023 sono 840; nel 22% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 78% saranno a termine. Si concentreranno per il 67% nel settore dei servizi e per il 70% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. L’11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%). In 47 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Solo l’8% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 32% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (270 entrate previste), seguito dal commercio (130), dalle industrie metallurgiche (100), dalle costruzioni (80) e dai servizi alle persone (70).
PROVINCIA DI VERCELLI - Le entrate programmate a febbraio 2023 sono 960; nel 24% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 76% saranno a termine. Si concentreranno per il 50% nel settore dell’industria (comprese le costruzioni) e per il 56% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%). In 54 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 13% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 35% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (170 le entrate previste), seguito dalle costruzioni (110), dai servizi di alloggio e ristorazione (100), dalle industrie alimentari (90) e dalle industrie meccaniche e elettroniche (80). Gli approfondimenti e le tabelle con tutti i dati provinciali sono disponibili sul sito della Camera di Commercio all’indirizzo www.pno.camcom.it/excelsior