Novara - Secondo l’Osservatorio sull’export attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara, nel primo trimestre del 2014 si è registrato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente,un incremento delle esportazioni provinciali del 4,4%, migliore della media nazionale (+1,5%). Il dato relativo all'intero 2013 segnala una crescita, nel Novarese, del 2,1%, a fronte della flessione dello 0,1% a livello nazionale.
Considerando le sole esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, nel primo trimestre del 2014 la crescita tendenziale è stata del 5,1%, con un valore complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro. Sono cresciuti soprattutto l’export di articoli farmaceutici (+38%), di mezzi di trasporto (+31,5%) di articoli in gomma e materie plastiche (+18%) e di prodotti alimentari (+10,5%). I due comparti più caratteristici del Novarese, il tessile-abbigliamento e la rubinetteria-valvolame, hanno registrato, rispettivamente, un -3,9% (ma il dato è fortemente influenzato dalla flessione del segmento delle calzature, -29%, mentre gli articoli di abbigliamento hanno registrato un incremento del 7,9% e i tessuti un +7,8%) e un +7%.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, le esportazioni manifatturiere dirette all’interno dell’Unione Europea a 28 Paesi sono aumentate del 9,5%, mentre i mercati extraeuropei hanno registrato una flessione dell'1,1%. Nel complesso le esportazioni di manufatti dirette verso i Paesi Ue, pari a 683 milioni di euro, rappresentano nel primo trimestre del 2014 il 60,8% dell’export manifatturiero novarese, mentre quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 441 milioni di euro, equivalgono al 39,2%.
Tra gennaio e marzo 2014 l'incremento, rispetto allo stesso periodo del 2013, delle esportazioni manifatturiere ha caratterizzato tutti i principali Paesi di destinazione, con la sola eccezione della Svizzera (-7,1%), che è al terzo posto dopo Germania e Francia, rispettivamente primo e secondo mercato, e della Polonia (-9,8%). I Paesi verso cui l’export manifatturiero novarese è creciuto maggiormente sono il Belgio (+25,1%), la Spagna (+22,4%), gli Stati Uniti (+22,3%) e i Paesi Bassi (+15%). Più contenuta la crescita verso la Germania (+8,7%), la Francia (+7,9%), la Tunisia (+4,5%) e il Regno Unito (+1,4%).
Le importazioni manifatturiere nel primo trimestre del 2014 sono state caratterizzate da una generale flessione dai tradizionali mercati di approvvigionamento: Germania (-5,5%), Francia (-2%), Cina (-1,5%), Paesi Bassi (-20,5%), Belgio (-2,7%), Regno Unito (-15,1%), Spagna (-29,6%), Tunisia (-49,6%). Tendenza opposta per gli Stati Uniti (+120,4%), che conservano la terza posizione, e per la Turchia (+23,3%) che conquista il settimo posto.
L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi Bric evidenzia nel primo trimestre dell’anno un calo tendenziale dell'11,6%, con un valore complessivo di 49,4 milioni di euro. «La dinamica – osserva Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che ha coordinato la ricerca – è opposta rispetto a quella osservata nel primo trimestre dello scorso anno: nel primo trimestre 2014 solo l’export verso la Cina è in crescita (+65,8%), mentre le esportazioni verso gli altri tre paesi registrano un forte calo: Russia -31,7%; Brasile -25,5%; India -20,5%. Tra i Bric è sempre la Russia (con 18,8 milioni di euro di export) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (16,5 milioni di euro), dal Brasile (8,3 milioni di euro) e dall’India (5,7 milioni di euro)».
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le macchine di impiego generale (rubinetteria e valvolame) e il tessile-abbigliamento, la ricerca dell’Osservatorio provinciale sull’export riporta quanto segue.
“Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, il 2014 prende avvio con un buon andamento dell’export, nel primo trimestre risultato in crescita del +7% a livello provinciale e del +6,9% a livello nazionale. A livello provinciale si consolidano, pertanto, i buoni segnali intravisti nella seconda parte dello scorso anno. Anche a livello nazionale l’export di rubinetteria-valvolame sembra aver ritrovato un rinnovato vigore dopo l’andamento altalenante dell’ultimo anno. Nel complesso ricordiamo che nel 2013 l’export provinciale è calato del -0,2%, quello nazionale è cresciuto del +1,2%. Si ricorda, inoltre, che a livello nazionale la voce “macchine di impiego generale” include oltre alla rubinetteria anche diversi altri tipi di apparecchi meccanici e macchinari, mentre a livello provinciale la voce include quasi esclusivamente la rubinetteria, che risente in maniera particolare della crisi nel settore immobiliare ed edilizio. Nel periodo considerato, il dato più eclatante è la sorprendente crescita dell’export di rubinetteria verso l’Iraq, che nel solo primo trimestre dell’anno ha eguagliato, in valore, l’export dell’intero 2013 e che in termini percentuali è risultato in crescita del +3651% essendo passato da poche migliaia di euro del primo trimestre 2013 a 7 milioni di euro nei primi tre mesi del 2014. Cresce anche l’export verso la Spagna (+37,3%), il Regno Unito (+16%), la Russia (+11,6%), gli Stati Uniti (+9,7%), la Francia (+7,7%) e il Belgio (+5,8%). Flette invece l’export verso la Germania (-1,8%), i Paesi Bassi (-2,5%) e la Svizzera (-4,4%). Relativamente all’export verso i Bric, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nel primo trimestre del 2014, oltre il 22% dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi. L’export del settore verso i Bric, pari a 11,2 milioni di euro, è cresciuto del +10%, grazie al miglioramento della performance verso la Russia (+11,6%) e la Cina (+10,4%) e grazie al grosso incremento dell’export diretto in Brasile (+116,7%); flette, invece, l’export verso l’India (-18,7%). Tra i Bric, la Russia è il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (5,6 milioni di euro nel primo trimestre 2014), seguito dalla Cina (2,8 milioni di euro), dall’India (1,8 milioni) e dal Brasile (1,1 milioni).
Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il primo trimestre dell’anno in corso evidenzia un buon andamento dell’export sia a livello provinciale (+5,9%), sia a livello nazionale (+4,7%). Si conferma pertanto il trend emerso nel corso del 2013 che si è chiuso con una crescita dell’export del +6,6% a livello provinciale e una crescita del +2,2% a livello nazionale.
Nel primo trimestre si segnala, in particolare, il forte aumento dell’export verso la Romania (+65,5%) che in questo trimestre fa il suo ingresso nella classifica dei primi 10 Paesi di destinazione dell’export novarese, scalzando Hong Kong.
In crescita anche le esportazioni verso il Regno Unito (+24,4%), la Francia (+19%), la Spagna (+11,3%), la Germania (+4,4%) e la Turchia (+1,4%). Flette, invece, l’export verso la Svizzera (-0,3%), la Tunisia (-4,6%), il Giappone (-5,1%) e soprattutto gli Stati Uniti (-12,9%).
Quanto all’export verso i Bric nel primo trimestre del 2014 appare anch’esso in crescita del +10% e pari complessivamente a 3,3 milioni di euro. Le esportazioni sono in forte progresso verso il Brasile (+72,2%) e l’India (+20,8%), vale a dire i due Bric che pesano meno in termini di valore di export ivi diretto (rispettivamente 0,2 e 0,8 milioni di euro), ma crescono anche, seppur in misura molto più ridotta, verso la Russia (+1,3%) e la Cina (+7,1%). L’export di tessile-abbigliamento verso la Russia ha raggiunto il milione di euro, quello verso la Cina è pari a 1,4 milioni”.