Novara - Secondo l’Osservatorio sull’export attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara, nel secondo trimestre del 2013 si è registrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,un incremento delle esportazioni provinciali dello 0,1%, lievemente migliore della media nazionale (-0,1%). L’analisi congiunturale evidenzia però un rallentamento nella crescita, che era stata dello 0,6% nel primo trimestre, a fronte di una media nazionale a -0,7%. Nel complesso, il primo semestre del 2013 si è chiuso con una crescita dello 0,3% a livello provinciale e una flessione dello 0,4% a livello nazionale. Considerando le sole esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, nel primo semestre del 2013 la crescita tendenziale è stata dello 0,2%, per un valore superiore ai due miliardi di euro. È cresciuto soprattutto l’export di tessuti (+17%), a fronte di un calo dei filati di fibre tessili (-8,1%). L’export di abbigliamento è rimasto sostanzialmente stabile (+0,8%) rispetto al primo semestre del 2012 e nel complesso la crescita dell’aggregato “prodotti tessili, abbigliamento e accessori” è stata del 5%. In progresso anche gli articoli farmaceutici (+15,1%), i computer e apparecchi ottici (+11,2%) e il legno, prodotti in legno, carta e stampa (+14,1%), pur trattandosi in entrambi i casi di settori dalle dimensioni ridotte. Incrementi più contenuti hanno registrato gli alimentari e bevande (+5%) e le sostanze e prodotti chimici (+1,6%). Ancora in flessione i mezzi di trasporto (-7,8%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-9,3%), le “macchine di impiego generale”, che incorporano la rubinetteria (-4,2%), gli apparecchi elettrici (-3,9%), i metalli e prodotti in metallo (-3,2%). Dal punto di vista della ripartizione geografica continua a crescere il peso dei mercati extra Ue e, corrispettivamente, a calare quello dei mercati dell’Ue-27: nel primo semestre del 2013, i 27 Paesi dell’Unione europea hanno assorbito il 57,9% delle esportazioni della provincia di Novara, in flessione del 4,5% rispetto al primo semestre del 2012, mentre le esportazioni dirette verso i Paesi extra Ue, pari al 42,1% delle esportazioni manifatturiere novaresi, sono cresciute del 7,6%.
«Quanto ai singoli mercati di sbocco– spiega Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che ha coordinato la ricerca – nel primo semestre del 2013 prosegue il calo dell’export manifatturiero verso la Germania (-1,6%) che si conferma il principale Paese di destinazione dei manufatti novaresi perdendo, tuttavia, il primato nel secondo trimestre, a vantaggio della Svizzera, sempre più importante nel panorama delle destinazioni dei manufatti novaresi. Nel semestre, oltre al calo dell’export verso la Germania, si registra il forte calo delle esportazioni verso i Paesi Bassi (-22,9%) e il Belgio (-15,1%). Più contenuta la flessione verso la Spagna (-8,1%), la Francia (-5,7%) e gli Stati Uniti (-1,5%). Sempre sostenute, invece, la crescita dell’export manifatturiero verso la Russia (+37,8%) e la Polonia (+14,3%), la Svizzera (+9,5%) e il Regno Unito (+6,8%). Con riferimento al solo secondo trimestre si segnala, rispetto al primo trimestre dell’anno, il ritorno al segno positivo per le esportazioni verso la Germania (+3,8%) e la Francia (+1,6%). Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel primo semestre del 2013 si evidenzia anzitutto la forte crescita dell’import dagli Stati Uniti (+191,8%), trainata dal vero e proprio balzo del secondo trimestre (+469%) che ha visto un aumento massiccio di import di mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli e di macchinari e apparecchi. In aumento anche le importazioni dai Paesi Bassi (+32,7%), dalla Turchia (+9,2%) e dalla Tunisia (+7,1%). Si riducono l’import dalla Francia (-17,2%), dal Regno Unito (-16,3%), dalla Germania (-15,7%), dalla Spagna (-13,1%), dalla Cina (-11,1%) e dal Belgio (-8,5%). Con riferimento al solo secondo trimestre si segnala, rispetto al primo trimestre dell’anno, il ritorno al segno positivo per le importazioni dal Belgio (+17,8%) e l’entrata in territorio negativo per le importazioni dalla Tunisia (-0,6%) e dalla Cina (-24,2%)».
L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi Bric evidenzia nel primo semestre dell’anno un aumento delle esportazioni del 15,1% tendenziale, con un valore complessivo pari a 127,5 milioni di euro. Solo l’export verso la Cina registra una flessione (-33,2%), mentre le esportazioni verso gli altri tre Paesi segnano una forte crescita: Russia +37,8%, Brasile +60,4%, India +12%. Nel primo semestre del 2013 tra i Bric è sempre la Russia (con 68,7 milioni di euro di export) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (23,5 milioni), dal Brasile (21,2 milioni) e dall’India (14,2 milioni di euro). Lo spaccato relativo al solo secondo trimestre evidenzia, rispetto al primo trimestre dell’anno, un’ulteriore accelerazione dell’export manifatturiero verso la Russia (+52,4%) e il Brasile (+78,2%), mentre continua a flettere l’export verso la Cina (-43,9%) e si porta in territorio negativo l’export manifatturiero verso l’India (-8,4%).
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le macchine di impiego generale (rubinetteria e valvolame) e il tessile-abbigliamento, la ricerca dell’Osservatorio provinciale sull’export riporta quanto segue.
“Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, nel secondo trimestre del 2013 si osserva una flessione delle esportazioni a livello provinciale (-3,9%) e un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti a livello nazionale (+0,4%). Il dato semestrale indica una crescita del +1,3% a livello nazionale e un calo del -4,2% a livello provinciale. Si ricorda, tuttavia, che a livello nazionale la voce “macchine di impiego generale” include oltre alla rubinetteria anche diversi altri tipi di apparecchi meccanici e macchinari, mentre a livello provinciale la voce include quasi esclusivamente la rubinetteria, che risente in maniera particolare della crisi nel settore immobiliare ed edilizio. Nel primo semestre dell’anno cala l’export verso tutti e dieci i principali Paesi di destinazione delle macchine di impiego generale della provincia di Novara, anche quello diretto verso la Svizzera (seppur di un lieve -0,1%), unico Paese tra i principali mercati di sbocco della rubinetteria novarese verso il quale nel primo trimestre del 2013 si era registrata una crescita. Le flessioni maggiori si hanno nell’export verso la Spagna (-26,7%), il Belgio (-26%), la Russia (-14,7%), gli Stati Uniti (-14,3%) e i Paesi Bassi (-9,9%), ma cala anche l’export verso la Grecia (-8,3%), la Germania (-7,2%), la Francia (-5,6%) e il Regno Unito (-2,8%). Anche con riferimento al solo secondo trimestre l’export novarese di rubinetteria appare in calo verso tutti i principali mercati di sbocco.
Relativamente all’export verso i Bric, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nel primo semestre del 2013, circa il 19% dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi. L’export del settore verso i BRIC, pari a 24,3 milioni di euro, è cresciuto del +3,4%, grazie soprattutto al miglioramento della performance verso la Cina (+45,6%), l’India (+25%) e il Brasile (+28%); flette, invece, come già accennato, l’export verso la Russia (-14,7%). Tra i BRIC, la Russia è il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (12,8 milioni di euro nel primo semestre 2013), seguito dalla Cina (5,9 milioni di euro), dall’India (4,5 milioni) e dal Brasile (1,2 milioni). Lo spaccato relativo al solo secondo trimestre evidenzia dinamiche di segno analogo a quelle descritte per il semestre. Il secondo trimestre si chiude con una crescita dell’export pari al +3,6%.
Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il secondo trimestre dell’anno evidenzia un buon andamento dell’export a livello provinciale (+4,2%), migliore rispetto a quello osservato a livello nazionale (+1,9%). Il dato semestrale rafforza tale evidenza, con un +3,8% a livello della provincia di Novara e un +0,4% a livello nazionale. Nel primo semestre si segnala, in particolare, il forte aumento dell’export verso la Turchia (+40%), sebbene tutti i principali mercati di sbocco del tessile-abbigliamento novarese abbiano visto crescere le esportazioni ivi dirette, con la sola eccezione della Francia (-7,1%). I maggiori incrementi di export si segnalano, in particolar modo, verso gli Stati Uniti (+14,8%), il Giappone (+14,1%), la Spagna (+11,4%) e la Repubblica Ceca (+11,3%). Con riferimento al solo secondo trimestre dell’anno si segnala la flessione dell’export verso la Svizzera (-4,3%) e la Germania (-4,6%) e il ritorno in territorio positivo dell’export verso la Francia (+3,7%), il Regno Unito (+15,5%), e la Tunisia (+13,4%). Quanto all’export verso i BRIC nel primo semestre del 2013 appare in crescita del +10,4% e pari complessivamente a 6 milioni di euro. Le esportazioni sono in forte progresso verso il Brasile (+267,5%) e in crescita verso la Russia (+18,3%) e l’India (+16,1%); flettono invece verso la Cina (-14,2%). Quest’ultimo Paese è tra i BRIC quello che assorbe il maggior volume di esportazioni della provincia novarese (2,1 milioni di euro nel primo semestre del 2013), seguito dalla Russia (1,9 milioni di euro), dall’India (1,4 milioni) e dal Brasile (0,6 milioni). Lo spaccato relativo al solo secondo trimestre evidenzia dinamiche analoghe a quelle descritte per il semestre, caratterizzato da una forte crescita dell’export del settore verso il Brasile e dalla contrazione dell’export verso la Cina. Il secondo trimestre si chiude con una flessione dell’export del -0,5%”.