Novara - RC auto: i carrozzieri si mobilitano. Iniziative a Torino e Roma contro il risarcimento in forma specifica, cioè la norma – contenuta nel decreto Destinazione Italia – che di fatto impone come obbligatorio il risarcimento del danno in forma specifica. Cioè si dovrà far riparare l’auto incidentata o danneggiata solo dai carrozzieri fiduciari dell’assicurazione e non dal proprio carrozziere di fiducia. “Il governo faccia marcia indietro, è in gioco la liberta delle nostre imprese e quella dei cittadini” denuncia Mauro Barbi (nella foto), delegato della Sezione Auto di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
Per i prossimi giorni sono già stati decisi momenti di mobilitazione unitaria della categoria, a livello regionale a Torino e nazionale a Roma. Le associazioni dei carrozzieri terranno una manifestazione nazionale unitaria a Roma il 15 gennaio, al Centro Congressi Capranichetta (previsto un pullman gratuito per i carrozzieri piemontesi, in partenza da Fossano) e organizzeranno un presidio permanente davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Nei giorni 18, 19 e 20 gennaio è già stato programmato un presidio davanti alla Prefettura di Torino, per sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la distribuzione di volantini e spiegare le ragioni per le quali le carrozzerie chiedono lo stralcio dell’art. 8 del Decreto “Destinazione Italia” in materia di RC auto. Il 20 gennaio è programmata una conferenza stampa unitaria, alla presenza di tutti i Gruppi politici del Consiglio regionale.
“Il governo Letta tenta di far passare questa norma come un risparmio per i cittadini” spiega Mauro Barbi “invece a fronte di uno sconto ben risicato sulle polizze auto, il conducente dovrà far riparare l’auto, in caso di danneggiamento, dal carrozziere fiduciario dell’assicurazione, non da quello di sua fiducia: lavoreranno solo le carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.
“Non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione” denuncia Mauro Barbi, “in questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia. Questa norma – sottolinea una nota nazionale dell’Associazione dei Carrozzieri di Confartigianato - è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione, Con il provvedimento sulla riforma della Rc Auto si va in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto. Liberalizzare – aggiunge Mauro Barbi - significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento varato dal Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma crea un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione”.