Novara - Un progetto ambizioso a beneficio di cittadini, associazioni ed istituzioni per la cura del bene comune e lo sviluppo più efficace di relazioni: questo in sintesi l’obiettivo del disegno di legge delega sulla riforma del Terzo settore illustrato oggi da Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e dall’onorevole Francesca Bonomo nel corso dell’incontro svoltosi presso la Cameradi Commercio di Novara. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’Ente camerale Maurizio Comoli, il quale ha sottolineato la necessità di una maggiore considerazione del Terzo settore e del valore da esso prodotto: «Un valore computato dai Paesi con una crescita del Pil più elevata: la dimensione sociale del modello di welfare europeo va dunque recuperata e l’auspicio è che dal rinnovato quadro normativo giungano certezze e prospettive in questa direzione».
Michelangelo Belletti, presidente del Comitato camerale per l’impresa sociale e il microcredito, ha ricordato l’incontro organizzato lo scorso giugno al fine di stimolare una consultazione pubblica sui temi del progetto di riforma del Terzo settore, con l’impegno di un successivo focus sull’avanzamento dei lavori con i rappresentanti del Governo, realizzato appunto con l’iniziativa odierna.
Ha quindi preso la parola l’onorevole Francesca Bonomo, componente della task force che ha elaborato le linee guida della Riforma del Terzo settore, entrando nel merito del servizio civile: «Nel 2013 gli scritti al servizio civile sono stati 890 – ha esordito Bonomo – l’obiettivo è di giungere ad attivare, entro il 2017, 100mila percorsi all’anno e di rendere questo strumento, finalizzato alla difesa non armata della patria, un elemento centrale nella formazione dei giovani, con esperienze di cittadinanza attiva, una programmazione triennale dei percorsi, una durata minima di 8 mesi, alcuni dei quali spendibili all’estero, e la certificazione delle competenze».
Sul servizio civile è intervenuto anche il sottosegretario al welfare Bobba, definendolo «un vivaio vocazionale per trasmettere alle nuove generazioni il valore dell’impegno civico e volontario». Bobba ha quindi illustrato i risultati attesi dal progetto di riforma, che includono la definizione dei soggetti facenti parte del Terzo settore, con la creazione di registro unico e trasparente, sull’esempio del Registro Imprese gestito dalle Camere di Commercio; la semplificazione normativa; il riordino fiscale e l’impulso all’impresa sociale, «per non perdere il passo rispetto all’Europa – ha commentato Bobba - e consentire di svolgere in forma imprenditoriale attività sociali, tra cui commercio equo, housing sociale, microcredito e avviamento al lavoro di soggetti svantaggiati».
Bobba si è infine soffermato sulle tempistiche del disegno di legge delega: «Entro questa settimana il testo passerà all’esame del Senato; l’iter parlamentare dovrebbe dunque concludersi con l’estate, seguito dalla stesura dei decreti legislativi, auspicabile, almeno per quelli di minore complessità già nella seconda metà del 2015».