Novara - Trentun ordini, trenta vendite, quattro contratti e l’avvio di una trattativa di distribuzione, oltre a richieste di appuntamenti, offerte e campionari: sono questi alcuni dei risultati ottenuti nel Novarese grazie al progetto “Risorse per nuovi mercati”, promosso dalle Camere di Commercio di Novara e del Verbano Cusio Ossola nelle rispettive province. L’evento conclusivo, svoltosi venerdì 4 aprile presso l’Ente camerale novarese, ha messo in luce il successo dell’iniziativa, finalizzata allo sviluppo di un progetto commerciale verso un primo o un nuovo mercato di esportazione da parte di dieci PMI del territorio, attraverso un percorso di formazione e affiancamento curato da un consulente senior e l’inserimento di giovani laureati mediante stage retribuiti di sei mesi, attività interamente pagate dalla Camera di Commercio. Oltre cento le candidature giunte per i dieci tirocini in azienda, che si sono svolti presso Turborail di Novara; Proge Farm di Novara; Legoplast di Romentino; Magic di Oleggio; O.M.G. di Gibogini Stefano & C. di Pombia; Omez di Gattico; Negri Fratelli di Grignasco; La Torre di Invorio; Rubinetteria Giulini Giovanni di Pogno e Special Taps di Cavallirio.
I giovani selezionati sono stati: Alessio Accordino, Osja Osjon, Daniela Borgato, Cristina Briotti, Lara Pastrello, Caterina Colombara, Consuelo Zenone, Valentina Bacchetta, Gabriele Cerfeda e Marta Ripamonti.
Cinque le imprese che hanno avviato relazioni commerciali con nuovi mercati, mentre le altre hanno consolidato i rapporti con aree già presidiate, attivando nuovi contatti. Quattro di loro hanno inoltre voluto proseguire il rapporto lavorativo al termine dei tirocini, inserendo i laureati nel proprio staff.
«Abbiamo investito ingenti risorse per questo progetto – commenta Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – sia a livello economico che di impegno del nostro personale: la soddisfazione delle imprese e dei giovani che vi hanno partecipato è per noi il ritorno più importante. Il nostro obiettivo – spiega Rovellotti – era quello di infondere la necessaria consapevolezza dei requisiti che servono per promuovere con successo la propria attività sui mercati esteri e di creare delle concrete opportunità di affari, obiettivo che, a giudicare dai risultati, possiamo dire sia stato pienamente raggiunto».
L’iniziativa, che ha visto la collaborazione di Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte (Ceip), Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Università degli Studi di Milano Bicocca e Centri per l’impiego di Novara e Borgomanero, ha inoltre consentito di individuare alcuni punti di debolezza nella preparazione dei giovani che si sono complessivamente candidati al progetto, evidenziando una conoscenza linguistica non sufficientemente adeguata alle esigenze delle imprese e un’offerta di laureati con padronanza della lingua tedesca inferiore alle esigenze del mercato locale.