Novara - Si è svolto venerdì mattina in Provincia il partecipato convegno “Servizio civile istruzioni per l’uso”, alla presenza di molti sindaci del territorio, delle associazioni che ospitano i ragazzi e di quelle che si occupano della progettazione. All’appuntamento, organizzato dalla Regione Piemonte, ha partecipato l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari, che insieme ad alcuni tecnici ha illustrato le opportunità e le potenzialità del Servizio civile, anche alla luce dell’approvazione della nuova legge regionale che lo disciplina: “Questa legge rappresenta un atto importante – spiega Ferrari - e nasce dalla necessità di regolamentare in modo organico la materia e di sostenere il sistema regionale del servizio civile quale specifica risorsa e valore aggiunto della comunità regionale. Occorre, pur nell’ambito di una visione unitaria del servizio civile, determinare priorità d’intervento tra settori e all’interno degli stessi. Il provvedimento è stato il risultato di un lavoro condiviso con tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, sia durante la discussione in Commissione, sia in aula”.
La Provincia di Novara si occupa a livello operativo della gestione del Servizio civile sul territorio: “Ad ogni bando sono oltre 400 i ragazzi che fanno domanda – ha ricordato il presidente della Provincia, Matteo Besozzi – molti sono laureati, alcuni hanno anche dottorati di ricerca, credo che la sfida più ambiziosa sia ritrovare un equilibrio tra opportunità di lavoro (che è il motivo prevalente per cui i ragazzi attualmente fanno domanda, ndr), formazione e quella dimensione etica che stava alla base della scelta di obiezione di coscienza. Il Servizio civile, insomma, deve rappresentare una possibilità anche per quei ragazzi che hanno abbandonato gli studi o che hanno un profilo professionale meno qualificato”.
Anche la consigliera provinciale delegata, Laura Noro, è intervenuta ricordando il ruolo della Provincia nel supportare e coordinare i Comuni e le Associazioni che desiderano accogliere un serviziocivilista: “Attualmente i progetti finanziati sono circa 25, troppo pochi – spiega Noro – Presentare progetti efficaci è indispensabile per far sì che un numero maggiore di domande possa venire accolto. Importanti saranno inoltre le possibilità per i ragazzi offerte da Servizio civile regionale ed europeo”. Noro ha inoltre ricordato le opportunità offerte dal piano Garanzia Giovani, pensato specificamente per i cosiddetti “inattivi”: “Nel mese di maggio 230 ragazzi hanno affrontato un colloquio di orientamento al lavoro con psicologhe dello sportello orientamento della Provincia, un primo passo per rimettere in un circolo virtuoso ragazzi spesso amareggiati, che hanno perso la speranza di trovare un’occupazione”.