Novara - Torna il SISTRI, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti che Confartigianato ha denunciato da sempre come perfettamente inutile e capace solo di generare costi e burocrazia per le imprese? Parrebbe di sì! Dopo promesse di abolizione il Governo torna infatti al SISTRI, limitandolo ai soli rifiuti pericolosi ma di fatto non cambiando nulla per gestori e trasportatori. “E’ mancato il coraggio di affrontare una riforma in un settore importante di un sistema di tracciabilità che mai ha funzionato” commenta Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale “Il SISTRI va annullato e ripensato nella sua completezza, perché è un sistema costoso, inutile e genera solo burocrazia senza tutelare l’ambiente e perseguire i crimini delle ecomafie. Nonostante l’annuncio del Governo, per autotrasportatori e gestori nulla cambia rispetto a prima, e dal primo di ottobre le norme avranno effetto” denuncia ancora Del Boca “Anche Rete Imprese Italia, in modo unitario, ha sollecitato strumenti di reale semplificazione a misura delle piccole imprese che consentano di superare il modello del Sistri. Negli ultimi due anni le imprese hanno speso 70 milioni di euro per l’iscrizione al Sistri, per l'acquisto di oltre 500mila chiavette usb e di quasi 90mila black box a fronte di un sistema mai entrato in funzione. Lo ripeto: 70 milioni di euro spesi per niente!”. Denuncia ancora Del Boca: “Buon senso e giustizia vorrebbe che questi soldi versati dalle imprese per un sistema che non ha mai funzionato fosse restituiti a chi li ha versati, a quelle imprese che oggi sono in difficoltà gravissima e che sempre più spesso non ce la fanno ad andare avanti”.