Novara - Recepite, all’interno del cosiddetto “Decreto Salva-Italia” le richieste di Confartigianato per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi infettivi per le imprese del comparto benessere. La norma prevede, infatti, che le imprese e i lavoratori autonomi esercenti le attività di estetista, acconciatore, trucco permanente e semipermanente, tatuaggio e piercing che producono rifiuti pericolosi a rischio infettivo possono trasportarli, in conto proprio, per una quantità massima fino a 30 chilogrammi al giorno, sino all'impianto di smaltimento tramite termodistruzione o in altro punto di raccolta, autorizzati ai sensi della normativa vigente.
Non c’è l’obbligo di compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti nonché obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti (tramite il MUD), assolti attraverso la compilazione e conservazione di copia dei formulari di trasporto.
“Accogliamo con grande soddisfazione” commenta Adriano Sonzini, delegato della categoria Acconciatura di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale“questo primo positivo riscontro all’impegno profuso da Confartigianato nei confronti della semplificazione in materia ambientale, sia pure limitatamente ad uno specifico ambito merceologico e relativamente ad una particolare tipologia di rifiuti pericolosi”.
Si continua a lavorare al fine di individuare le migliori soluzioni relativamente agli altri rifiuti prodotti, soggetti al Sistema di tracciabilità elettronica SISTRI, la cui data di avvio dell’operatività per le imprese fino a 10 dipendenti non potrà essere antecedente al giugno 2012.
“E’ una battaglia portata avanti con convinzione dalla nostra Categoria - aggiunge Sonzini - e nei prossimi mesi continueremo a collaborare fattivamente con il competente ufficio confederale affinché le imprese del benessere vengano definitivamente escluse da tali adempimenti”.