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Stato di agitazione all’Ufficio UEPE di Novara e Verbania

Novara - "In data odierna - si legge in un comunicato diramato da Paolo Del Vecchio della Cgil Novara - è stata presentata la richiesta di conciliazione in Prefettura per il grave disagio in cui versa da parecchio tempo il personale dell’Ufficio UEPE di Novara e Verbania. L’UEPE Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia, predispone indagini socio-familiari e proposte di programmi di trattamento per la Magistratura per l'esecuzione della pena in misura alternativa alla detenzione; e successivamente segue tutte le persone che eseguono la propria pena, in diverse misure, sul territorio, sostenendo ed orientando il loro reinserimento sociale. Già a metà gennaio la RSU interna aveva denunciato come la gestione amministrativa di un Ufficio che nella nuova organizzazione ha acquisito l’autonomia contabile per tutto il Distretto, non possa essere sostenuta da questa grave insufficienza di personale amministrativo, soprattutto in assenza totale di contabili. La previsione in organico di 9 unità amministrative a fronte della presenza in servizio di 2 soli collaboratori amm. dimostra in modo palese la disparità tra le previsioni e la realtà effettiva, in un momento in un cui le pratiche amministrative e contabili insieme alla posta di servizio sociale sono in continuo aumento. Anche la sola assenza giustificata a vario titolo di un operatore paralizza l’attività dell’Ufficio non avendo a disposizione alcuna sostituzione. La grave carenza di funzionari di Servizio sociale (5 Assistenti sociali a fronte di un organico previsto di 15)-che ha avuto dal gennaio 2017 l’ulteriore perdita per pensionamento di un funzionario di Servizio sociale- risulta evidente dal confronto con la pianta organica ed è dimostrabile e supportata dai dati dei carichi di lavoro delle Assistenti sociali che hanno una media di casi in carico al 1 gennaio 2017 di 173 casi a testa. In detto prospetto si evidenzia come l’Ufficio di Novara raffrontato con tutto il  Piemonte - Liguria abbia un carico di lavoro “che corrisponde almeno al doppio del carico medio degli altri Uffici”. L’assegnazione di 5 esperti di S.S. per l’anno 2017 a tempo parziale tampona in parte la grave e insostenibile carenza di personale di  Servizio sociale lasciando comunque una situazione di grave instabilità e precarietà che soltanto una concreta assunzione di personale stabile potrebbe sanare...). Al momento i presenti sono solo a contratto per un anno, e non pagati delle spettanze dal mese di gennaio 2017. Per quanto concerne la situazione della sede di servizio di Verbania si evidenzia come la  grave carenza di personale  nella sede di servizio di Verbania, (dove sarebbero previsti 4 funzionari di servizio sociale, mentre ne sono in servizio 2, di cui 1 part time e dove  sarebbero  previsti 2  collaboratori amministrativi, mentre questa figura è totalmente assente) e l’aumento esponenziale del carico di lavoro costringono gli operatori a lavorare in un clima di emergenza quotidiana che mette a rischio di compromissione le  condizioni di salute fisica e psichica. A questo va aggiunto che, dal luglio 2016, la sede di servizio  è stata trasferita in un’ala molto decentrata della scuola di formazione di polizia penitenziaria ed è  priva di personale di polizia penitenziaria che possa garantire la sicurezza del personale e l’accoglienza dell’utenza. Al personale in servizio presso la sede di Verbania viene inoltre richiesto di farsi carico del trasporto della posta della sede in entrata ed in uscita, inoltre  il personale in servizio presso la sede di Verbania, nonostante le condizioni pressanti e stressanti di lavoro, continua a garantire la turnazione  a Novara del turno di “segretariato”. A titolo di semplice esemplificazione, per l’area di Servizio sociale - solo per il primo periodo dell’anno 2017 - la segreteria ha dovuto gestire la posta per 1.183 casi in carico, occupandosi di: recepimento della posta in arrivo, attività di protocollo, invio della posta in uscita, predisposizione assegnazione incarichi agli assistenti sociali,  archiviazione incarichi, tenuta archivio sia informatizzato che cartaceo… il tutto richiesto ad un solo operatore. Le pratiche amministrative ricadono su un solo operatore amministrativo - peraltro con una previsione di pensionamento per l’anno 2018- che non può avere le competenze previste per affrontare tutti compiti richiesti. Inoltre l’assenza di un Dirigente presente in modo continuo non consente di programmare e gestire in maniera efficiente le già esigue risorse a fronte dei compiti in continuo aumento. In questo quadro complessivo di carenza di personale si segnala inoltre che il personale di servizio sociale si trova a doversi gravare di funzioni amministrative in supplenza dell’assenza del collaboratore amministrativo al fine di garantire almeno le urgenze (protocollo della posta, invio della posta urgente ecc.). Si chiede un intervento urgente di implementazione di personale soprattutto amministrativo/contabile, una presenza stabile di personale di servizio sociale e un Dirigente. In assenza di risposte, il personale si troverà costretto ad ulteriori azioni sindacali a salvaguardia e tutela del personale e della continuità del servizio erogato".