Novara - La questione Sun (con tanti, troppi debiti fatti, ereditati e inevitabili visti i rigorosi 'tagli') e la decisione dell'Amministrazione comunale novarese di fermare, per ragioni di bilancio, le corse dei bus di domenica e nei festivi. Scrive il sindaco Andrea Ballarè: "Il punto di partenza lo conosciamo tutti: non si può più fare come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia e fanno finta che i problemi non esistano. Abbiamo deciso di parlare il linguaggio della verità: i problemi ci sono, eccome, e vanno affrontati e risolti. O si fa adesso o tra qualche mese resteranno solo i cocci e il ricordo di quanto era bello il trasporto pubblico a Novara. Negli ultimi anni, i sacrifici per tenere in piedi la Sun li hanno fatti i cittadini che hanno pagato il conto due volte: comprando il biglietto (anche con gli aumenti che, nostro malgrado, abbiamo dovuto applicare) e con i soldi delle tasse che sono state usate per ripianare i buchi nei bilanci dell’azienda. Oggi questo non è più possibile, dobbiamo cambiare strada. Lo vogliamo fare, se possibile, con la massima condivisione e convincendo tutti dell'onestà e della limpidezza delle nostre scelte. Ma con la determinazione della responsabilità, che guarda non al proprio consenso elettorale ma al futuro della città".
Proprio su questo tema ci invia una lettera in redazione un delegato sindacale Faisa Cisal, che commenta: "Il 27 maggio scorso ho partecipato insieme a molti altri al Consiglio comunale tenutosi a Palazzo Cabrino. Si voleva esprime l'indignazione nel sentire parlare di tagli l'assessore Rigotti, e con quanta superficialità parlare di numeri, come se 2.000/3.000 utenti (a detta loro), che usando l'autobus nei giorni festivi, possono essere denigrati, pensando di 'tagliare' il male minore sia la vera soluzione. Peccato che queste persone fanno parte della fascia più debole della società: si parla di anziani, disabili, persone che economicamente non possono permettersi un mezzo alternativo, giovani, dove in un Paese civile si dovrebbero tutelare. A noi lavoratori e cittadini non interessano le colpe o la situazione aziendale: il sindaco Ballare la conosceva molto bene già prima delle elezioni, ma l'ha comunque usata sfruttandola per vincere le elezioni, sostenendo che avrebbe salvato l'azienda, il trasporto pubblico novarese, potenziandolo addirittura, promettendo navette di interscambio tra l'altro mai viste, anzi l'unica che c'era (navetta verde) è stata soppressa pochi mesi fa. Oggi dopo 2 anni da quelle promesse si parla di eliminare il trasporto pubblico nei giorni festivi. Si sa bene che la situazione a livello nazionale e provinciale è cambiata, ma l'azienda SUN è un'azienda sana e in questi 2 anni, dopo tutte le promesse, non si sono comunque cercate soluzione alternative per ovviare a questo problema, o per lo meno provarci. Noi pensavamo avessero un piano, vista tutta la convinzione in campagna elettorale e dopo che in tutto il mondo, si parla di 'ecosostenibilità' e la richiesta di trasporto pubblico è in forte aumento, la seconda provincia della regione Piemonte rimarrà senza autobus nei giorni festivi. Unica in tutta Italia! A quanto pare dunque il piano era tagliare; la città ha bisogno di persone in grado di trovare soluzioni alternative perché a 'tagliare', sono capaci tutti".