Novara - Una crisi fortemente evidenziata al mondo della politica e delle istituzioni, “imprese ormai senza fiato” in un tempo che è ormai quello delle azioni concrete e non più delle parole. Nel suo intervento di apertura della 67ma assemblea annuale di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, svoltasi oggi a Stresa, il presidente Francesco Del Boca, nella sua relazione, ha denunciato chiaramente le urgenti necessità delle piccole imprese, schiacciate fra una crisi internazionale e finanziaria – che però stanno pagando le imprese e le persone – e un peso burocratico e fiscale non più tollerabile, avendo superata ormai la soglia del 50% del fatturato delle imprese.
“Noi siamo stanchi – lo diciamo a ogni nostra assemblea ma oggi è più che mai così – siamo stanchi di una pressione fiscale ormai al 53% del nostro fatturato, siamo stanchi di bruciare tempo e denaro per adempiere una burocrazia che ci sembra arrivata dalla luna, tanto è assurda, irrazionale, incomprensibile” ha detto Del Boca, per passare subito al tema caldo del SISTRI, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che, dopo due anni di penosa vita (generando solo burocrazia e costi a carico delle imprese) è stato sospeso per dodici mesi dal Consiglio dei Ministri, nell’ambito del cosiddetto Decreto Sviluppo. Il timore del presidente di Confartigianato Imprese è che si sia dato un contentino ma senza una vera volontà di riforma di un sistema che chiamato a operare in un settore importante – quello dello smaltimento dei rifiuti – ha sempre dato cattiva prova di se.
Poi il tema del lavoro, lavoro che manca, spiega Del Boca, mentre in Italia si discute solo dell’articolo 18 “Noi piccoli imprenditori non vogliamo libertà di licenziare, vogliamo libertà di assumere!”.
In tema di Europa, del Boca ha auspicato una Europa più politica, per evitare che i tempi siano dettati solo dalle Agenzie di rating: “Guardiamo all’Europa della buona politica” ha detto Del Boca “Un’Europa in cui le direttive tengano conto delle enormi differenze che esistono tra i Paesi europei, dove si possa competere alla pari e non dove l’enorme differenza dei costi d’esercizio crea concorrenza sleale. Perché il lavoro di una nostra impresa deve attendere mesi – o anni - prima di essere pagato?
E intanto noi paghiamo i fornitori, gli stipendi ai nostri dipendenti, le tasse … su queste voci non c’è dilazione. Poi ci stupiamo che le imprese chiudano”
Chiaro il riferimento alla direttiva europea sui tempi di pagamento, ma anche riferimento preciso al tema del cuneo fiscale che fa lievitare verso l’alto il costo del lavoro nel nostro Paese.
Per il futuro, Del Boca evidenzia la necessità di infrastrutture che tengano al passo il paese con i nuovi scenari economici, che ne impediscano il declino. Un Paese, ha concluso del Boca, amato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori ma che quasi mai li corrisponde.
A seguire l’intervento (sul tema : “Famiglia e lavoro in un mondo che cambia” ) dell’ospite dell’assemblea, monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, che – seppur “bruciato” nell’annuncio dall’introduzione del moderatore Antonio Maio, direttore dei settimanali della Stampa Diocesana Novarese – ha esordito ricordano di essere figlio di un artigiano dell’operosa Brianza. Riprendendo le riflessioni su lavoro e famiglia, che hanno anche animato il recente appuntamento di Milano del settimo Family Day con Papa Benedetto XVI, evento che ha visto monsignor Brambilla fra i promotori, il vescovo ha ricordato come le generazioni passate abbiano avuto la forza di costruire – contemporaneamente – una identità personale, una famiglia e un Paese. Oggi non è più così: paradossalmente ci sono più possibilità e più informazioni, ma manca la capacità di scegliere gli elementi “buoni”. Difficile in questo ambito il ruolo delle famiglie – tema caro agli artigiani – e dei padri, soprattutto, che devono trasmettere ai figli responsabilità.
Monsignor Brambilla ha anche criticato lo sganciamento in atto fra lavoro e finanza, da cui è nata la crisi che tutti stiamo vivendo e attraversando. Perché, ha ammonito il Vescovo di Novara, non si deve mai perdere il legame con il lavoro e con il territorio, riferimenti forti e rilevanti per gli artigiani.
Intervento di saluto anche di Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, che ha indicato in infrastrutture, investimenti e semplificazione le principali azioni da intraprendere per uscire dalla crisi, in particolare riferendosi – rispettivamente – alla TAV (che si farà, il Piemonte ne ha bisogno), all’edilizia sanitaria (i nuovi ospedali di Novara e Torino) e alla nuova legge urbanistica regionale (per superare i lunghi periodi di approvazione dei Piani regolatori).
Nella seconda parte le premiazioni.
I Premi Artifex (nella foto), istituiti nel 2005 per persone e istituzioni che interpretino nel proprio ambito i valori propri dell’artigianato, sono stati assegnati come segue: per l’Economia a Eliana Baici (docente universitaria); per il Territorio a Enrico Borghi (sindaco di Vogogna e presidente UNCEM) e per la Politica a Maurizio Pagani (Deputato e Senatore della Repubblica).
Nell’assemblea sono poi stati conferiti – per la seconda edizione - i premi intitolati a Franco Panarotto e che Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio – Divisione Banca Popolare di Novara del Gruppo Banco Popolare , Confartigianato Fidi Piemonte e Confartigianato Imprese Piemonte Orientale hanno assegnato a cinque aziende di nuova costituzione, associate a Confartigianato. I riconoscimenti sono andati a: PUNTO DEL PIEDE LABORATORIO ORTOPEDICO (Laboratorio ortopedico- Verbania); TECNOMAMA SNC (Meccanica – Novara); LO SPAZZACAMINO di DIEGO CURINO (Spazzacamino - Fontaneto d’Agogna); ATENA SNC (Confezioni abbigliamento sportivo e costumi da bagno– Oleggio); GIACOMELLO IMPIANTI (Impianti elettrici ed elettronici - Gravellona Toce). Menzione speciale a NOVATECH – (Carpenteria – Novara); TURBORAIL SRL – (Turbine per auto – Novara) .
Riconoscimenti a tre figli di artigiani, con le Borse di Studio intitolate a Remo Zanetta e Franco Panarotto per figli di imprenditori che abbiano sostenuto la maturità nella passata sessione e siano iscritti a un corso di laurea: NOEMI MORA (Borgomanero) iscritta al primo anno di Scienze della Formazione a Milano; DARIA SAPORITI (Trecate) iscritta al primo anno di Odontoiatria a Milano, ANNA GARBAGNATI Verbania iscritta al primo anno di Chimica a Milano.
In chiusura, la Premiazione Fedeltà alla Associazione, con 61 riconoscimenti per gli imprenditori che hanno maturato 35 anni e 50 anni di iscrizione; un riconoscimento per dirigenti con 30 anni di attività; 4 riconoscimenti per i delegati comunali dell’associazione; i collaboratori con 20 anni e 35 anni di servizio, con 5 riconoscimenti complessivi.