Novara - Nel trimestre gennaio-marzo 2021 l’industria manifatturiera piemontese ha evidenziato risultati eterogenei nei territori che costituiscono il quadrante orientale, con una media regionale che vede la produzione industriale in crescita del +5% rispetto al primo trimestre 2020 e il fatturato in aumento del +6,2%. È il Verbano Cusio Ossola, in particolare, la provincia ad esprimere la miglior performance in termini di produzione a livello regionale (+7,6%) ed la seconda per quanto riguarda il fatturato (+7,8%). Bene anche la provincia di Novara, con un incremento del +6,3% sul fronte della produzione, il secondo miglior risultato in ambito regionale, al pari di Torino, e con una crescita del fatturato del +9,7%, che rappresenta il migliore indicatore a livello piemontese.
Sotto il profilo settoriale, la moda è il comparto manifatturiero che ha maggiormente sofferto della recessione legata all’emergenza sanitaria, subendone gli effetti anche nel corso del primo trimestre dell’anno. Questo spiega i dati non incoraggianti dei territori dove il tessile-abbigliamento ha maggior peso, come Vercelli, dove sia la produzione sia il fatturato mostrano una sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre del 2020 (rispettivamente +0,4% e +0,3%), e soprattutto Biella, che vede produzione e fatturato in calo rispettivamente del -2,5% e -1,8%.
Rispetto alle altre aree piemontesi che partecipano alla 198a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”, Verbano Cusio Ossola e Novara si posizionano, dunque, al primo e secondo posto nella classifica decrescente delle performance provinciali relative alla produzione, mentre Vercelli e Biella occupano rispettivamente la penultima ed ultima posizione. L’indagine vede coinvolte complessivamente nel quadrante 731 imprese, per un totale di 28.617 addetti e un fatturato superiore agli 8 miliardi di euro.
«I dati di inizio 2021 evidenziano segnali di ripresa da parte di alcuni comparti dell’industria, indubbiamente provata da mesi di restrizioni per l’emergenza sanitaria e chiamata a confrontarsi con i fortissimi rincari delle materie prime, con rialzi senza precedenti» commenta Fabio Ravanelli (foto), presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola. «Guardando ai nostri territori emerge con evidenza il diverso impatto legato ai modelli di specializzazione produttiva, con le filiere del comparto moda maggiormente colpite dalla forte contrazione della domanda globale, in particolare nelle province di Biella di Vercelli, a cui si contrappone il forte rimbalzo messo a segno in quelle di Novara e VCO, trainate dal metalmeccanico. Pur con le inevitabili incertezze legate all’evolversi della pandemia, grazie anche all’accelerazione della campagna vaccinale si intravedono finalmente prospettive favorevoli – sottolinea Ravanelli – confermate anche nelle recenti “Previsioni di primavera” della Commissione Europea, che registrano l’avvio di una ripresa per l’economia europea, stimando previsioni ottimistiche per il nostro Paese a partire dal secondo semestre dell’anno».