Trecate - Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO) è stato ufficialmente nominato quale uno dei 20 candidati al premio nazionale “Birraio dell'Anno”, la cui celebrazione si terrà sul palco del TuscanyHall di Firenze il 20 e 21 gennaio. Il mastro birraio trecatese ha raggiunto le fasi finali del concorso, confermandosi un'eccellenza nazionale in un settore altamente competitivo: in Italia risultano attivi 1.326 birrifici artigianali, con una crescita del 104% in sette anni, che impiegano direttamente un totale di 9.612 persone (secondo il rapporto 2023 di Unionbirrai, l'associazione dei piccoli birrifici indipendenti).
Il birrificio Croce di Malto, fondato nel 2008, ha alle sue spalle un anno intenso e innovativo, a partire da una riprogettazione grafica del brand e dal coronamento di un desiderio cullato per anni dai fondatori del birrificio, Alessio Selvaggio e Federico Casari: l'apertura di una Taproom (locale di mescita del birrificio) a Trecate, in via Macallè 2B che sin dalle prime settimane di apertura si è rivelata un piacevole luogo di incontro serale all’insegna della sana convivialità e della cura nell’offerta.
Il loro approccio più moderno si riflette anche nell'aggiunta di alcune referenze alla loro gamma, con un’apertura alle birre in stile IPA, senza però compromettere la loro filosofia di produzione sin dall’origine fedele alla scuola belga. Se aggiungiamo la loro propensione a collaborare con altri birrifici, la loro attenzione a valorizzare gli ingredienti locali (riso rosso, riso nero, castagne per fare qualche esempio) e il loro spirito imprenditoriale, sempre guidato da un pizzico di follia e di voglia di divertirsi, otteniamo un ritratto davvero unico nel panorama della birra italiana.
“Federico ed io – commenta Selvaggio – pur avendo passato la boa dei 50 siamo animati dallo stesso spirito di iniziativa, ragionato ma condito da un tocco di stravaganza, che ha acceso il nostro interesse quand’eravamo adolescenti, già allora inseparabili. Oggi possiamo contare su una squadra di quattro giovani e validi collaboratori, che ringraziamo per condividere con noi questo progetto certamente impegnativo, ma altrettanto appagante”.