Trecate - In questo momento straordinario e sconvolgente che se da una parte ha purtroppo strappato vite ai propri cari, amici o semplici conoscenti, dall’altra sta mettendo a dura prova la capacità di ripresa di molti imprenditori anche di piccole dimensioni. Mi riferisco in particolare a tanti artigiani, commercianti, professionisti impossibilitati a svolgere la propria attività con le consuete modalità operative. Ma è proprio nei momenti di difficoltà e di necessità che ci si attiva per trovare la soluzione a problematiche fino a qualche mese fa impensabili. Le abitudini oggi sono state forzatamente modificate; ne sono un esempio la fruizione da remoto di lezioni scolastiche, l’organizzazione di riunioni lavorative con più persone distanti fisicamente tra loro ma “magicamente” insieme grazie a sistemi di videoconferenza. Non solo: gli acquisti effettuati on-line da parte di persone fino a qualche mese fa alquanto scettiche oppure le consegne a domicilio effettuate da quei negozianti che mai lo avrebbero fatto in passato ne sono un altro esempio. Ecco che il sistema economico cerca di reagire evolvendo verso il futuro dove il digitale è il fulcro di qualsiasi comunicazione, l’“innesco” di futuro business. Ciò significa che occorre ripensare non solo alle modalità di offerta dei propri prodotti e servizi (i grossi provider di e-commerce, amazon in primis, possono mettere a disposizione tutta la tecnologia e logistica necessaria), ma anche a come meglio organizzare il flusso finanziario di ritorno. Il “vecchio” contante mal si concilia con il digitale e di questi tempi anch’esso possibile inconsapevole strumento di contagio da covid-19. Esistono nuove soluzioni di moneta elettronica in grado di garantire certezza nel pagamento da parte del cliente e di incasso da parte del fornitore, in perfetta trasparenza e a costi decisamente inferiori ai tradizionali POS. Se oggi uno studente delle medie inferiori o superiori sta utilizzando la tecnologia per studiare e apprendere un domani, nella veste di possibile cliente, darà per scontato che il fornitore di un bene o di un servizio - che sia ristoratore, parrucchiere, negoziante, idraulico, elettricista…..- sia in grado di assecondare le sue esigenze in maniera il più digitale possibile. Perché? Perché è normale, perché è immediato, perché è trasparente, perché è comodo. Mi riferisco ad esempio alla possibilità di prenotare on-line un appuntamento, un tavolo, una pizza o un gelato a domicilio e vedersi consegnata la merce a casa senza preoccuparsi di monetine per il resto perché già pagato in anticipo oppure di videochiamare l’elettricista o l’artigiano o il consulente di fiducia per risolvere rapidamente un problema e così via. Chi ha già avviato questo processo di cambiamento continui ad adottarlo anche dopo l’emergenza migliorandolo con la tecnologia; ne gioverà sicuramente in termini di maggiori opportunità di business.
Se non vi son dubbi che fra qualche mese questa brutta esperienza emergenziale sarà alle nostre spalle altrettanto forte è la convinzione che la vita comportamentale delle persone non sarà più quella di prima. L’imprenditore consapevole adatterà quindi i propri modelli di business al nuovo scenario economico, aiutato dal proprio attento consulente di fiducia.
Dottor Robert Braga
Robert Braga, professore a contratto presso l’Università del Piemonte Orientale e presidente della Commissione Information Technology dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Novara, è membro del Forum Italiano Fatturazione Elettronica presso l’Agenzia delle Entrate.
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