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PORTE APERTE AI LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’

Il sindaco di Galliate Davide Ferrari

Galliate - Lo scorso 5 febbraio il sindaco del Comune di Galliate, Dott. Davide Ferrari, ed il Presidente del Tribunale di Novara, Dott. Bartolomeo Quatraro, hanno sottoscritto un’importante convenzione al fine di consentire lo svolgimento di lavori di pubblica utilità, in alternativa alle pene detentive per reati minori. In particolare il Comune di Galliate permetterà a cinque condannati di sostituire la pena detentiva e pecuniaria, inflitta dal Tribunale, con una attività di lavoro non retribuita in favore della collettività, come consentito da disposizioni di legge. Essa verrà svolta, in particolare, con prestazioni nel campo di riassetto, pulizia, cura e manutenzione a tutela del patrimonio ambientale/culturale e comunale (patrimonio pubblico compresi parchi, giardini); per lavori di ufficio; per altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti alla specifica professionalità o titolo di studio del soggetto sottoposto a pena alternativa. La sentenza di condanna stabilirà il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità da svolgere al servizio del Comune di Galliate; le persone incaricate di coordinare il lavoro e dare le relative istruzioni sono i responsabili dei servizi comunali interessati. Tali responsabili dovranno redigere una relazione che documenti l’assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto, una volta terminata l’esperienza lavorativa. La convenzione ha la durata di cinque anni dalla data di stipula della convenzione.

E’ una iniziativa importante – ha sottolineato il sindaco, Davide Ferrari (nella foto) – che è anche un messaggio: chi sbaglia paga, ma nello stesso tempo può essere utile alla società. Quindi è importante incentivare il ricorso a questo istituto previsto dalla legge e poco utilizzato, poiché è fondamentale poter far capire a chi è sottoposto a misure alternative, che l’errore è riparabile attraverso un corretto comportamento nei confronti della società. Adesso non ci tocca che aspettare persone volonterose di voler ripagare il proprio debito con la collettività”.